FERMO - Mercoledì 9 ottobre il Teatro dell’Aquila di Fermo ha ospitato il convegno “No Gender Gap UNI PdR 125: la parità di genere nel mondo del lavoro", promosso da Dami srl ed UNI (Ente ItaLiano di Normazione). Imprenditori, professionisti ed istituzioni hanno monitorato la responsabilità sociale delle organizzazioni volta all' aumento della gender-equality.
Nella classifica del Global Gender Gap Index di luglio 2024 che misura il divario di genere in termini di partecipazione economica e politica, salute e livello di istruzione, l’Italia con un punteggio di 0,703 su 1, si posiziona all’ottantasettesimo posto a livello internazionale, perdendo ben otto posizioni rispetto all’anno precedente. Declinando tali parametri in un contesto europeo, il Bel Paese si colloca al trentasettesimo posto su quaranta, seguita da Ungheria, Repubblica Ceca e Turchia. Un rallentamento significativo nelle politiche volte alla riduzione del gender gap. "
In controtendenza rispetto ad un dato nazionale non certo entusiasmante è la situazione della Regione Marche, messa a fuoco dalla lente attenta dell' ente di Normazione Nazionale UNI. L' occasione è stata l' innovativa tavola rotonda svoltasi a Fermo, al Teatro dell' Aquila grazie a Elisabetta Pieragostini, CEO di Dami e autrice del primo saggio sulle policy per la parità di genere nel mondo del lavoro."La Uni pdr 125 è lo strumento più avanzato tra le policy operative per l' inclusione e la parità tra uomini e donne in ambito lavorativo. Si tratta di una leva di cambiamento culturale decisivo." ha affermato la Pieragostini."La risposta è buona, visto che, in due anni e mezzo, la Uni pdr 125 ha raggiunto lo stesso livello, in termini di quantità di siti aziendali certificati, di quelle ambientali ( in piedi da oltre un decennio). Oggi sono oltre 4000 in Italia, Dami è stata tra le prime nelle Marche" ha affermato Stefano Sibillo Vicepresidente Uni.
Daniele Lucchetti di Bureau Veritas, ente certificatore spiega che i dati sono in forte crescita.
"In un anno- ha affermato Luchetti -la situazione marchigiana si sta modificando in meglio nell'ambito della certificazione di siti aziendali per l'equità di uomini e donne nei luoghi di lavoro.
Il dato, indicato dal DB Accredia (Ente italiano di Accreditamento), Nell'indicazione di giugno 2024 i siti marchigiani certificati sono 77. Nel 2023 erano 41.Parliamo comunque di siti di aziende delle Marche con sede operativa principale in terra marchigiana. Si tratta di un +87,8 % rispetto al dato precedente destinato a crescere sensibilmente a seguito del Bando UNIONCAMERE."
"Il trend è in crescita specialmente nelle PMI marchigiane. . Le aree su cui si basano i coefficienti KPI (indicatore che misura l’efficacia con cui un’impresa sta raggiungendo gli obiettivi aziendali principali in ottica anti-gender gap )- hanno spiegato gli animatori della tavola rotonda fermana- possiedono un diverso peso percentuale nella valutazione finale per l’ottenimento della certificazione e sono: cultura e strategia (15%); governance (15%); processi HR (10%); opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda (20%); equità remunerativa per genere (20%); tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro (20%)" Ad animare la tavola rotonda sono stati, tra gli altri, Elena Mocchio (Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI), Daniele Lucchetti (Zone Sales Coordinator – Certificazione – Bureau Veritas Italia), Alessandra Millevolte (Consulente aziendale Laboratorio delle idee) ed Elisabetta Pieragostini. Sono state presentate anche due case history di aziende che hanno intrapreso il percorso di certificazione UNI PdR 125: Lardini Spa con Nicola Pieroni e Del Papa srl con Elisa Formentini.