nota della CGIL
MACERATA - Previsti dalla Regione Marche nuovi accorpamenti degli Istituti Scolatici nella Provincia Nuova ghigliottina da parte della Regione Marche sulle scuole della Provincia di Macerata.
Dopo il dimensionamento dell’anno scolastico 2024/25 che ha previsto l’accorpamento di quattro Istituti scolastici anche con la nascita di due omnicomprensivi a cui tutte le forze sindacali erano in disaccordo data la natura per cui questa tipologia di Istituto nasce, anche per il prossimo anno scolastico si prevedono diverse scelte di accorpamento e di azioni di accanimento verso le aree interne della Provincia e si prosegue inoltre nella scelta di non dare criteri netti ed oggettivi per la scelta di questi tagli.
La proposta che la Giunta regionale porterà a Consiglio Regionale il 27 dicembre prevede, infatti, altri accorpamenti di Istituti Scolastici nella Provincia di Macerata.
La proposta prevede la presa d’atto della fusione del Convitto Nazionale con l’Istituto Tecnico Economico “Gentili” di Macerata, suggerita dalla stessa Provincia, l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Colmurano con l’Omnicomprensivo “Gentili-Tortoreto” di San Ginesio e l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo “De Magistris” di Caldarola con l’Omnicomprensivo “Frau-Leopardi” di Sarnano, infine la campanella non suonerà più per il plesso della scuola primaria di Pioraco e il plesso della secondaria di primo grado di Fiuminata, entrambi dell’Istituto “Strampelli” di Castelraimondo.
L’unica scelta che parte dalla volontà sia degli organi collegiali che dai Comuni è quella della soppressione dei plessi di Castelraimondo, in tutti gli altri casi non vi è stata nessuna richiesta diretta da parte dei Comuni interessati o dagli Istituti stessi che avevano optato per altre diverse proposte.
Ci si aspettava una decisione più oggettiva e che tenesse conto delle problematiche delle aree interne, invece il pacco di Natale verrà servito a chi ha deciso di non abbandonare il proprio
territorio a favore della costa, differentemente da tutti i proclami fatti dalla stessa Giunta Regionale.
Non si comprende la scelta proposta senza aver tenuto conto delle richieste espresse nei Collegi, nei tavoli provinciali e regionali e soprattutto non si comprende il motivo di accorpare Istituti che avranno dei territori immensi e non prevedere un accorpamento in quei Comuni che hanno più Istituti Comprensivi al proprio interno ed i numeri degli iscritti non sono così alti.
Queste scelte andranno ancora una volta a penalizzare i cittadini di territori già martoriati in questi anni aumentando il rischio della desertificazione sociale.
Come organizzazione sindacale riteniamo che sia un’altra occasione persa per ragionare sul futuro del nostro territorio e rimaniamo contrari a questo tipo di scelte politiche non condivise e non ponderate sulle effettive necessità della Provincia e della rete scolastica che viene sempre posta in secondo piano rispetto al ruolo centrale che dovrebbe avere in un Paese che vuole ripartire e vuole costruire un futuro per i nostri figli.