PORTO SAN GIORGIO - Respirare a pieni polmoni la salsedine mentre, veleggiando, si arriva con le proprie forze in pieno mare aperto. È stato un successo l’ultimo Open Day di vela organizzato dal Comitato italiano paralimpico regionale (Cip) insieme all’Inail Marche, andato di scena ieri al porto turistico di Porto San Giorgio (Fermo) dalle 9.30 di mattina fino alle 17.30 del pomeriggio.

Una giornata che seguiva le edizioni post-Covid 2021 e 2023 e, come sempre, aveva l’obiettivo di avvicinare a questa disciplina tutte le persone con disabilità varie, residenti nelle Marche, rimaste coinvolte in incidenti sul lavoro. Sono stati in totale 10 i nuovi partecipanti all’evento, regolarmente iscritti nelle liste di Inail Marche e che si sono divisi tra mattina e pomeriggio. In grado di condurre in autonomia le imbarcazioni biposto Hansa 303 Wide, maneggevoli solo con l’uso delle braccia, lunghe 3,03 metri e larghe 1,35 metri.Foto di gruppo

Un numero di partecipanti senza dubbio importante, tra chi ha manifestato la propria volontà di renderla una attività sportiva costante a Daniele Malavolta, già atleta nazionale nei campionati italiani di vela paralimpica e presidente di “Liberi nel vento”. Ovvero l’associazione sportiva dilettantistica locale che ha messo a disposizione la propria base nautica e le sei barche con le quali i 15 partecipanti hanno navigato in pieno mar Adriatico. Secondo i dati citati ieri, al proprio interno l’associazione conta di 24 atleti agonisti che si dedicano alla vela, di cui cinque infortunati sul lavoro che, dopo i passati Open Day, si sono innamorati di questo sport e hanno proseguito con l’attività sportiva.

“Una giornata di successo che fa capire come l’associazione ‘Liberi nel vento’, tra le poche, rappresenti alla perfezione una società sportiva inclusiva che guarda anche alle persone disabili — è il commento del presidente del Cip Marche, Luca Savoiardi — Il Cip Marche sostiene con forza queste iniziative e la giornata di ieri ha dimostrato tutto il nostro pieno supporto. Lo sport, in questo caso la vela, è un buono stimolo per l’assistito, che può così mettere da parte la fase negativa della vita iniziata dopo il suo infortunio sul lavoro. Vorrei anche aggiungere che, con lo scadere del quadriennio olimpico, mi è stato proposto di candidarmi come consigliere nazionale per la Federazione italiana vela. Oltre a essere uno stimolo importante, è anche un segnale di integrazione culturale al vertice della federazione, che non comprenderebbe solo normodotati al suo interno”.

Durante le varie gite in mare, durate all’incirca un’ora e mezza, i partecipanti hanno ricevuto il supporto tecnico degli istruttori della Federazione italiana vela (Fiv), della quale fanno parte anche i marchigiani Stefano Iesari e Fabio Barbieri. I tecnici, seduti su tre differenti gommoni, hanno inizialmente trainato le Hansa 303 Wide fuori dal porto turistico, prima di mollare la cima e lasciare che fossero i protagonisti di giornata a saper cazzare le vele, la randa o il fiocco, dovendoli solo controllare a distanza. Tecniche di conduzione che, di prima mattina e pomeriggio, sono stati insegnati loro proprio dai responsabili di ‘Liberi nel vento’.

La giornata è stata caratterizzata dal sole e da un clima mite che hanno garantito perfette condizioni di navigazione. Hanno presenziato all’evento anche il direttore regionale Inail, Piero Iacono; il direttore Inail della Direzione territoriale Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, Edoardo Antuono e la funzionaria socio-educativa per la direzione regionale Marche Inail, Michela Ballini.

“Un evento di successo che si sta riprendendo con forza dopo il Covid e sfrutta la collaborazione con il Cip — hanno detto Ballini e Antuono di Inail — La vela è uno sport praticabile, da sostenere fortemente nei nostri assicurati e sul territorio che ha da sempre una forte vocazione nautica. Si tratta, questo, di un ottimo modo di reinserimento sociale, in una base nautica come quella di ‘Liberi del vento’ che è raggiungibile da tutti e dunque senza barriere. Le barche dell’associazione annullano infatti la differenza tra normodotati e disabili, la differenza così diventa normalità”.

La giornata ha fatto parte del “Piano quadriennale Inail-Comitato Italiano Paralimpico 2022-2025”, che ha come obiettivo il sostegno e la promozione della pratica sportiva per il recupero dell’integrità psicofisica e il reinserimento sociale delle persone con disabilità da lavoro.