ANCONA - Si è aperta questa mattina alla Mole vanvitelliana di Ancona, la prima delle due giornate della XXII Sessione Programmatica del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) – Regioni che ha come tema “Diritto universale alla salute globale: le proposte dei consumatori al G7 Salute”.
L’evento è stato organizzato con il sostegno del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), organo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), e dalla Regione Marche, con la collaborazione del Comune di Ancona. Nasce per favorire un momento di raccordo e coordinamento tra le politiche nazionali e regionali in materia di tutela dei consumatori e degli utenti e segue il G7 Salute conclusosi la settimana scorsa, offrendo ulteriori elementi di confronto su salute e prevenzione con il mondo del consumerismo e affrontando tematiche legate al diritto universale alla salute globale come benessere e qualità della vita e degli ecosistemi.
A portare i suoi saluti in apertura dei lavori è stato il sottosegretario del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e presidente del CNCU, Massimo Bitonci, insieme con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Tutela dei consumatori, Andrea Maria Antonini, il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, l’assessore alla Tutela dei consumatori del Comune di Ancona, Orlanda Latini, e Massimiliano Polacco, componente delegato del Comitato regionale consumatori utenti CRCU.
“Cercare di affrontare il tema salute dal punto di vista del cittadino che in questo caso è consumatore è un aspetto molto importante – ha dichiarato il presidente Acquaroli - poiché il contributo maturo, responsabile, che proviene dal territorio e da chi vive la realtà della sanità locale, aiuta a comprendere la situazione del sistema sanitario regionale e nazionale. In quattro anni di governo regionale abbiamo riformato le aziende sanitarie, riscritto il Piano sociosanitario e stiamo completando il percorso attraverso la stesura degli atti aziendali. In questo processo c'è stata una fortissima concertazione con gli enti locali, che mira al raggiungimento dell'obiettivo e alla costruzione di una nuova visione della sanità che non è focalizzata solo sul reperimento delle risorse. Queste sono indispensabili ma non sono tutto. Se noi riuscissimo ad anticipare la risposta attraverso azioni di prevenzione, screening, riusciremmo a diminuire l'impatto della domanda sanitaria e migliorare l'impiego delle risorse. Certo le criticità esistono – ha continuato Acquaroli – e dipendono da molte variabili. Noi ci stiamo impegnando per dare un'accelerazione alla riforma che stiamo realizzando. È una sfida molto complessa. Occorre intervenire per contrastare l’inappropriatezza delle prestazioni in modo tale da garantirle a tutti i cittadini su tutto il territorio. Lo possiamo fare anche ricercando stimoli nuovi e nuovi obiettivi, cercando di comprendere che la salute, oltre che cura, dipende anche dalla prevenzione, dagli stili di vita, da quello che mangiamo dall'attività fisica, innalzando in tale modo la qualità della vita dei nostri cittadini”.
“Il tema salute – ha concordato il sottosegretario Bitonci - non riguarda soltanto le risorse ma i servizi ai cittadini e quale sarà il futuro della sanità. Ad esempio: ritengo estremamente positivo e coraggioso avere aperto le università, eliminando il test d'ingresso a Medicina, ciò porterà nuovo personale in sanità. Molto positivo il fatto che il prossimo anno siano previste 30 mila nuove assunzioni tra medici e infermieri. La sanità e i servizi ai cittadini devono essere universali e distribuiti su tutto il territorio nazionale con pari livello perché non si può pensare che vi siano cittadini di serie A e di serie B. Allo stesso tempo occorre anche far capire ai cittadini che si tratta di servizi essenziali, e che ad esempio di fronte a una prestazione prenotata occorre disdire qualora non si intenda più usufruire della stessa, per non privare un altro cittadino della possibilità di accedervi a sua volta. Infine, fondamentale è la prevenzione. Occorre far passare il concetto che mangiare bene, curarsi, partecipare agli screening è importantissimo. Così facendo si aiuta la sanità”.
“Negli ultimi decenni – ha affermato l’assessore Antonini, intervenendo nel primo panel dedicato a ‘Salute ed Ecosistemi’ - la definizione di salute si è evoluta, includendo anche il benessere, fisico, mentale e sociale, in senso globale mediante un approccio integrato, inclusivo e sostenibile degli stili di vita. E migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini è l’obiettivo della legge regionale per la valorizzazione delle Marche come terra del benessere e della qualità della vita, per la quale mi sono impegnato personalmente. Tale legge ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini delle Marche attraverso iniziative realizzate seguendo l’approccio integrato già promosso, a livello europeo e statale, dalla strategia ‘One health’ che considera la salute come risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente”. “Questa visione – ha detto Antonini - è condivisa anche dal Piano nazionale di prevenzione 2020-2025 del Ministero della Salute e dal Programma Regionale delle Marche che promuovono l'applicazione di un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato, che faciliti la realizzazione di ‘alleanze’ tra i diversi settori, introducendo il principio della ‘salute in ogni politica’. In tale concezione intersettoriale si inserisce in modo funzionale il settore agroalimentare. Con questa legge, quindi, facendo leva sul settore agroalimentare e nell’ottica sopra richiamata di interdisciplinarietà e integrazione tra settori diversi, si vuole valorizzare ciò che viene concretamente compiuto nel territorio da soggetti diversi sul tema del benessere e dei corretti stili di vita.
Il secondo panel della giornata sarà dedicato a ‘Salute e tecnologie’, e il terzo a ‘Salute e prevenzione’. Domani, alle ore 9.30, saranno presentati i lavori conclusivi dei panel. L’evento terminerà poi con i saluti istituzionali di Gianfrancesco Romeo, direttore generale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.