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Di Giorgio Calvaresi

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Vigilia del match – clou della serie B, è lo “spareggio” per il secondo posto in classifica generale quello che si disputerà domani (ore 18) al “PalaCingolani” di Recanati fra la Fortezza Recanati e la Tezenis Verona, a quattro giornate dalla fine della “regular-season”.

Arriva Verona, società di grande blasone. La Scaligera Basket Verona era una società di pallacanestro fondata nel 1951 e fallita nel 2002. A livello nazionale la sua storia durò 30 anni, dal 1972 al 2002, cioè dalla promozione in serie D all’uscita per problemi finanziari e societari dal campionato di Serie A1. Secondo molti, la passione per la pallacanestro a Verona nacque da un torneo ideato da Mario Natucci, giocatore e giornalista,e svoltosi nel maggio del 1972 in Arena con la Simmenthal Milano, l’Ignis Varese ,la Jugoplastika Spalato e gli americani ALL STAR Gillette. Tra gli spettatori c’era Giuseppe Vicenzi (attuale presidente) che poco tempo dopo avrebbe rilevato per 500.000 lire la Scaligera Basket del pioniere Andrea Piotto. Nel 1974/75 la Scaligera venne promossa in serie C e già nel 1976-77, la Verona dei canestri vide la Serie B. Con la Vicenzi in B si aprì un ciclo d’oro. Dopo vari problemi e retrocessioni la squadra scaligera ritornò in serie B nel 1980-81. Tre anni dopo Verona approdò in Serie A battendo i marchigiani della Cida di Porto S.Giorgio per 79-75. Era il 29 Maggio 1983. Da allora si aprì un limbo tra vittorie e sconfitte, fino al campionato 1990-91 e la conquista della Coppa Italia. Il progetto continuò e la società allevò una nuova generazione destinata a fare la storia del basket italiano; accanto a Boni, Dalla Vecchia, Caneva e Savio vennero affiancati i giovani Bonora, Williams, Gray, Frosini, Galanda.

Nacque un ciclo che portò alla Supercoppa italiana nel 1996-97 ed alla Coppa Korac a Belgrado nel 1997-98. Nel 2000 la squadra conquistò la qualificazione per l’Eurolega, ma fu l’inizio della fine, la società venne rilevata da Eduardo Fiorillo,che “mantenne le posizioni” senza cambiare nulla, la società entrò in crisi finanziaria, il nuovo presidente si ritirò e Verona venne retrocessa in Serie C1, perdendo il diritto sportivo della massima serie.

Dopo un quinto posto finale ed una eliminazione ai quarti playoff nella scorsa stagione ad opera di Cremona, poi promossa in A Dilettanti, in estate la società del presidente Vicenzi ha impostato un programma quinquennale per ritornare ai massimi livelli. Il primo pezzo da novanta arrivato in terra scaligera è coach Faina, (“il più grande cranio del basket in Italia”), già timoniere della squadra veronese, con trascorsi a Milano, Roma, Rimini, Reggio Calabria, Sassari, Chieti, … l’ultimo anno a Ozzano in B1. I confermati in casa Tezenis sono la guardia Ousmane Gueye ,fromboliere del girone con 17,23 punti di media a partita, e inoltre sono rimasti in Veneto le guardie Sterzi e Accini l’ala Silvestrucci, giocatore poliedrico di due metri capace di giocare anche da playmaker e le ali-pivot Nobile e Soave. Dalla campagna acquisti sono arrivati il play-maker Jordan Losi, già fulcro della manovra della squadra proveniente dal Ferentino (B1) e insieme a lui hanno scelto il club veronese, il play-guardia Filiberto Dri, giovane ex Valenza (B2) convocato più volte nella Nazionale Under 20 da Recalcati. Per spostare gli equilibri del girone c’è stato il ritorno dopo 11 stagioni ed averci giocato 6 campionati del lungo Matteo Nobile (classe ’73).

All’andata dopo sette vittorie consecutive si fermò al “PalaOlimpia” la cavalcata dei leopardiani contro gli scaligeri che si imposero per 85-73 con un Losi “monstre” autore di 29 punti coadiuvato da O. Gueye (13) e Soave (12), mentre tra i gialloverdi si distinsero Akrivos(23), Pierini (21) e Dip (11).

La Tezenis con 1747 punti realizzati vanta il miglior attacco del girone (6° La Fortezza), mentre con 1548 punti subiti, ha la 3° difesa (4° La Fortezza).

Era il Campionato di Serie A1 Anno 2000/01 in panchina con la Virtus Bologna c’era l’astro nascente Cristian Akrivos (oggi La Fortezza), diciassettenne: le “mitiche V nere” a pochi minuti dal termine erano avanti di 20 punti, l’allenatore Ettore Messina diede l’O.K. e Akrivos entrò e realizzò un canestro da 2 punti contro gli scaligeri della Muller Verona.

Così vede la partita il Verona

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