RECANATI - “Questo appuntamento si rinnova da oltre 50 anni ed è la punta di diamante dell’attività del Centro Nazionale di Studi Leopardiani così fortemente voluto da mio bisnonno Ettore. Giacomo Leopardi è un astro indiscusso nel firmamento dei Poeti e dei filosofi e voi con il vostro prezioso, paziente e continuo impegno siete i portatori di questa luce nel mondo. Vi ringrazio per questo e per l’amore che dimostrate continuamente nei confronti di Giacomo”
Così ieri la contessa Olimpia Leopardi, discendente del Poeta, ha salutato i numerosi intellettuali italiani chiamati a Recanati per riflettere sul significato de “L’infinito” nelle diverse discipline, nel convegno che è stato anche appuntamento inaugurale dei nuovi locali del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, dopo i recenti lavori del restauro a cura del FAI.
Alla presenza del Sindaco di Recanati Antonio Bravi, del Vice Presidente esecutivo del FAI Marco Magnifico, del Prefetto Iolanda Rolli, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio, del Presidente del Centro Mondiale della Poesia Umberto Piersanti, il Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta ha aperto i lavori della due giorni di studio sul valore e la forza del messaggio de “L’Infinito” nella società attuale.
“Questa inaugurazione rappresenta una tappa importante della vita del Centro Nazionale di Studi Leopardiani - ha dichiarato Fabio Corvatta – abbiamo ripreso l’ attività con un Convegno di particolare valore e testimonia come nella società attuale la collaborazione tra Associazioni private e Enti Pubblici può realizzare progetti culturali di rilievo internazionale”
Nella due giorni di studio, il Convegno ospita gli interventi di illustri docenti, studiosi di tutte le dottrine: scienziati, filologi, poeti, matematici, fisici e letterati per riflettere, ognuno nelle proprie competenze, sul positivo impatto dell’ opera di Leopardi nella contemporaneità.
“Leopardi è un nucleo di pensieri sviluppabili – ha detto Luigi Blasucci - oltreché un Poeta è un uomo che riflette su ciò che c’è nella realtà che lo circonda. Da poeta pensatore Giacomo Leopardi precorre i tempi e riesce a dire delle cose sviluppabili sulle quali altri studiosi possono continuare a ragionare e il tutto avviene nella sua mente poetico conoscitiva”
Tra i relatori: Luigi Blasucci, Marco Bersanelli, Enrico Capodaglio, Franco d’Intino, Sergio Givone Gaetano Lettieri, Gilberto Lonardi, Giacomo Magrini, Francesco Orilia, Giangiorgio Pasqualotto, Antonio Prete, Luigi Reitani, Antonio Rostagno, Silvano Tagliagambe e Paolo Zellini.
Il Convegno “Interminati spazi” si inserisce nel ricco cartellone di iniziative programmate dal Comitato Nazionale per il Bicentenario de “L’Infinito”, il primo Comitato nato in Italia per la divulgazione di un’opera poetica che, per i prossimi tre anni, programmerà una serie di eventi nazionali ed internazionali per celebrare questo prestigioso anniversario e diffondere la poesia di Giacomo Leopardi come strumento etico di forza e di passione per unire popoli e nazioni.