“Inizieranno dopo ferragosto i lavori di sistemazione e di messa a norma del complesso di Sant’Agostino così come deliberato dalla Giunta. I lavori permetteranno in poco tempo di avere una struttura perfettamente agibile, sicura ed a norma che ospiterà tutte le 10 classi della ex-scuola Beniamino Gigli attualmente dislocate in diversi plessi, la segreteria, i laboratori, la mensa; ristrutturando anche l’ala dell’edificio attualmente occupato dalla Curia, quindi un progetto ad ampio raggio, grazie anche alla collaborazione e disponibilità del vescovo Mons. Claudio Giuliodori e del parroco di San Domenico Don Giacomo Ippolito”.
“Si tratta di un intervento complesso, studiato nei minimi dettagli grazie all’impegno ed alla fattiva collaborazione dell’ufficio tecnico comunale e ad un percorso che il Sindaco e l’Amministrazione hanno condiviso con le famiglie, con la direzione didattica, secondo le indicazioni emerse a suo tempo nel corso di dibattiti e pubbliche assemblee con l’obiettivo finale di tenere i ragazzi tutti insieme. E’ un’operazione importante perché si tratta del recupero di un edificio pubblico, e quindi è un investimento che viene fatto per i ragazzi, per le famiglie e per l’intera città. Ho avuto anche un confronto con alcuni consiglieri di minoranza che mi avevano richiesto un incontro unitamente al geometra Michela Vitali; abbiamo dato tutti i chiarimenti e le delucidazioni sul progetto stesso, quindi sorprende il fatto che un consigliere, evidentemente non invitato dai suoi stessi colleghi di minoranza a questo incontro, affermi il mancato coinvolgimento. Inoltre non rispondono assolutamente al vero le dichiarazioni del consigliere che i fondi sono stati sottratti al fondo di sicurezza, questi sono soltanto fondi che l’Amministrazione Comunale ha recuperato relativi ad un mutuo accesso nel 2003 non ancora utilizzato per il quale il Comune paga già le relative rate di ammortamento. Quindi è stata fatta un’operazione di grande responsabilità e correttezza finanziaria, smobilizzando dopo 6 anni quei fondi inutilizzati sui quali l’Amministrazione pagava i relativi interessi passivi. Il tutto francamente sorprende”.