Egregio direttore, è con grande piacere che ho appreso dalla stampa di una sua sollecita quanto cortese risposta alle mie domande.
Vista la sua innata capacità di soppesare le singole parole, non Le sarà di certo sfuggito che le mie richieste erano rivolte ad organi ed istituzioni che nulla hanno a che vedere con il suo ruolo e la sua funzione.
Avrà la bontà di perdonarmi quindi se io, consigliere comunale della città di Recanati, resto in fiduciosa attesa di altre rassicuranti risposte.
Non è scortesia la mia, la prego di credermi, ma soltanto ferrea volontà di ripristinare ruoli e competenze, dopo che qualcuno in campagna elettorale un pò di confusione l’aveva fatta.
La prenda pure come una provocazione fatta dall’ultimo politico in ordine di tempo “in cerca perpetua di consenso a basso costo”, ma ricordi che Lei occupa quel ruolo grazie alla politica (il Corriere Adriatico di qualche tempo fa riferiva che la sua nomina era stata caldeggiata da un certo Silenzi Giulio ed una certa Giannini Sara) non proprio a basso costo, se è vero che la Sua indennità annua è di tante decine di migliaia di euro!!!
Se proprio Lei, egregio direttore, vuol sostituirsi a chi lo ha nominato, dia pure risposte ai cittadini che pagano le tasse con l’illusione di avere una sanità pubblica che funzioni e poi si trovano, nel momento del bisogno, a dover imbattersi in liste....pardon, tempi d’attesa lunghissimi.
Spieghi pure il perchè per le stesse prestazioni all’ospedale od al poliambulatorio di Recanati i tempi d’attesa sono sempre più lunghi rispetto a quelli dell’ospedale di Civitanova, tempi che invece si riducono drasticamente nella struttura privata convenzionata.
In fondo però un’altra pillola amara tra le righe del suo intervento ai cittadini recanatesi l’ha fatta ingoiare: ha annunciato che il Laboratorio Analisi continuerà a svolgere la sua attività per i pazienti ricoverati e basta, per tutto il resto delle attività di Laboratorio è un altro pezzo del nostro Ospedale che Lei dismette!
Quanto alla sua gradita diagnosi nei miei confronti (“non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”), io ho subito chiesto un esame audiometrico: purtroppo anche qui, nella zona di sua competenza, il tempo d’attesa è di 34 giorni!
Credo che la sinistra, che ha indicato Lei a capo della gestione della zona 8 dell’ASUR, debba una risposta allo scandalo delle liste e dei tempi d’attesa del nostro ospedale, non tanto a me, quanto a tutti quei cittadini che si rivolgono al Santa Lucia, non per una vacanza, ma perchè malati.
Io la risposta penso già di conoscerla perchè è da anni che combatto contro una gestione sbagliata della nostra sanità: mancanza di investimenti in personale e strumentazione dovuta alla volontà di provocare la morte lenta del Santa Lucia da parte della sinistra che guida la Regione Marche.