Prosegue da parte del Resto del Carlino la campagna di sensibilizzazione per far riconoscere il Colle dell'Infinito sotto tutela UNESCO. Questa volta dopo Gianni D'Elia interviene l'attrice Paola Pitagora.
Ecco il testo dell'intervista resa al quotidiano.
- L’attrice Paola Pitagora (nella foto mentre recita Leopardi sul Colle dell'Infinito) si sorprende che il Colle dell’Infinito non sia già sotto la tutela dell’Unesco. In fondo Leopardi è un poeta che appartiene al mondo e ciò che ha scritto è patrimonio di tutti.
"Per me — dice l’attrice — è già patrimonio dell’umanità e se l’Unesco dovesse riconoscerlo con un atto ufficiale farebbe solo una bella figura".
Che cosa ha di così particolare questo posto?
"E’ un luogo — aggiunge la Pitagora — che ha un fascino unico e che solo la straordinaria maestria di Leopardi è riuscito a condensare in poche righe, basta solo leggerle. Le strofe del poeta hanno fatto diventare quel Colle un luogo sacro".
Cosa rappresenta?
"Credo — aggiunge Paola Pitagora — che sia la summa di tutti i colli marchigiani dove si intravvede il mare, dove lo sguardo si perde verso l’infinito".
Lei ci ha recitato. Cosa le è rimasto di quell’esperienza?
"Un’emozione fortissima e incancellabile".
C’è in particolare un’opera di Leopardi che ama di più?
"E’ uno di quei classici autori che non mi stancano mai. Ogni volta scopro un qualcosa di nuovo. E’ musica la poesia di Leopardi".
Ritornando al Colle dell’Infinito, il rischio è che questa richiesta non venga accolta...
"Se l’Unesco dovesse dire di no... peggio per loro".
Un’altra adesione alla campagna lanciata sul Carlino dal sindaco Corvatta affinchè il Colle dell’Infinito diventi patrimonio dell’umanità.
"Ciascun Stato membro — è scritto nel sito internet — compila, ogni 5 anni, una lista propositiva di siti. I nuovi criteri di selezione mirano all’inclusione di tipologie finora poco rappresentate quali, ad esempio, i paesaggi culturali o l’architettura contemporanea". E il Colle dell’Infinito rientra, per l’appunto, nella categoria dei paesaggi culturali.
Questi luoghi rappresentano, assieme a molti altri, un patrimonio comune di cui fare tesoro in quanto unica testimonianza del passato. E nel caso specifico questo paesaggio è strettamente collegato a uno dei poeti più importanti e amati del mondo.