Di Maria Previati
Nei giorni scorsi, il sindacato SPI-CGIL ha festeggiato la tesserata più anziana di Recanati, Bruna MACCARONI-ORTOLANI che ha compiuto 102 primavere.
Nonna Bruna, arzilla e pimpante come un’adolescente, vive da sola, tiene tutto sotto controllo, legge la sua posta e se qualcosa non le quadra prende il telefono e chiede spiegazioni a chi di competenza, si ricorda delle persone che ha conosciuto, firma senza bisogno degli occhiali e ….. si diletta con il Sudoku, il gioco matematico giapponese ora tanto di moda.
A spegnere le 102 candeline della torta erano i presenti i tre nipoti Maura con il marito,Umberto e Claudio con le relative consorti, oltre ad alcune graziosissime pronipoti.
In rappresentanza del sindacato c’era Aldo BENFATTO (segretario prov.le CGIL), Mario GRASSETTI (segretario Lega SPI Civitanova-Recanati), Antonietta TRILLINI (responsabile Camera del Lavoro di Recanati), Maria PREVIATI (AUSER-AFAR Recanati) ed alcuni volontari dello SPI-Recanati.
Mentre si conversava amichevolmente ci siamo resi conto che nonna Bruna è nata nel 1906 e così oltre al compleanno c’era un’altra importante ricorrenza da festeggiare, perché nello stesso anno è stata fondata anche la CGIL. Ed allora brindisi ed auguri per questa doppia ricorrenza.
Gli anziani della “quarta età” sono sempre in aumento. Oggi in Italia ci sono più di undicimila persone che hanno tagliato il traguardo del secolo di vita. Solo sette anni fa erano meno della metà. E i longevi, contrariamente a quel che si crede, non sono afflitti da malattie particolarmente gravi, per effetto della selezione naturale. Il 98% abita a casa propria, anche se ha bisogno di ausili per vista ed udito.
Le preoccupazioni per una società che invecchia sempre più sono tante. Ma un aspetto stupefacente emerso nelle ultime ricerche è che all’aumento dell’età non corrisponde necessariamente un peggioramento della qualità della vita. I ricercatori hanno notato che il declino tra 92 e 100 anni è molto modesto in quanto il loro livello di indipendenza nelle attività di tutti i giorni, la lucidità mentale e la forza del pugno diminuivano molto più lentamente di quanto si aspettassero.
Un fenomeno simile era stato notato anche per la mortalità: le probabilità di decesso sono stazionarie tra i 110 e i 115 anni. E’ come se, superate le nuvole della terza età, la quarta si presentasse poi con l’aria limpida di un picco di alta quota.
Alla Sardegna il record di longevità nel nostro Paese, ma anche nelle Marche non ci possiamo lamentare. Nella provincia di Macerata le ultracentenarie iscritte allo SPI sono 14, tutte donne, la più anziana è Maria Benedetti, classe 1904, e vive a Civitanova Marche.