Nota del comune

corvatta.jpgIl Ministro dei Beni culturali Sandro Bondi ha firmato il decreto di nomina del sindaco Fabio Corvatta a presidente del Centro nazionale studi leopardiani per il prossimo triennio. Corvatta succede all’on. Franco Foschi, di cui proprio lo scorso 16 agosto si è celebrato il primo anniversario della morte. La ratifica del Ministero alla nomina di Corvatta, avvenuta lo scorso 7 maggio da parte dell’assemblea dei soci del prestigioso Centro leopardiano, arriva dunque in un momento particolare e ribadisce una linea di continuità rispetto all’attività dell’ex ministro e assessore alla Cultura della città di Recanati.

Il sindaco Corvatta raccoglie una difficile eredità: quella di un personaggio di spicco della cultura italiana, per oltre venti anni alla guida del Centro, come direttore e come presidente, studioso appassionato e apprezzato a livello internazionale, che ha lasciato un’impronta indelebile sul fronte degli studi leopardiani.

Al neo presidente Corvatta sono arrivate, appena si è diffusa la notizia negli ambienti culturali, testimonianze di soddisfazione e rallegramenti dall’intera comunità degli studiosi e del mondo accademico. Soddisfazione per l’ufficializzazione della scelta è stata espressa anche dai soci del Centro nazionale, che avevano decretato la nomina di Corvatta all’unanimità. Il decreto ministeriale firmato nei giorni scorsi riguarda anche il provvedimento di integrazione del Cda con l’ingresso di un nuovo membro, indicato in Paolo Foschi, figlio dell’onorevole scomparso.

La circostanza della ratifica del Ministero fa esprimere al Consiglio di amministrazione del Cnsl un ringraziamento alla contessa Anna Leopardi per aver retto con grande impegno e passione, in un momento indubbiamente difficile, il Centro, esercitando le funzioni vicarie e la rappresentanza dell’ente, di cui resta vice presidente. Un ringraziamento che arriva non solo dall’assemblea dei soci ma anche dall’intera comunità degli studiosi.

La ratifica del ministro Bondi era molto attesa e rappresenta un segnale importante per dare stabilità al Centro, che ha vissuto momenti di difficoltà perché si è trovato nella condizione di sostituire una persona straordinaria, che aveva contribuito con un’attività ventennale, ma soprattutto con la sua passione di politico e di amministratore di livello nazionale e internazionale a far crescere e affermare sempre di più un’istituzione il cui valore è riconosciuto in maniera unanime.

La nomina di Corvatta rappresenta una scelta di continuità rispetto alla linea tracciata da Foschi, che sarà confermata anche nel prossimo prestigioso appuntamento: quello del Convegno internazionale di studi leopardiani del prossimo settembre.

“Ringrazio chi mi ha eletto e il ministro Bondi che ha voluto sostenere questa scelta – dichiara il sindaco e presidente del Cnsl Corvatta – ma il mio primo pensiero va a Franco Foschi, specialmente in questa coincidenza con l’anniversario del primo anno dalla sua scomparsa. Una ricorrenza che ha rinnovato in tutti noi il dolore e in me, che avevo con lui un rapporto di amicizia e di stima reciproca, un sentimento di profonda mancanza. A lui va il mio grazie, unito a quello del mondo della cultura e della comunità scientifica, per aver fatto conoscere il mondo complesso, articolato e importante del Centro studi leopardiani a livello internazionale. Subentrare a lui mi riempie di orgoglio, ma non nego la preoccupazione derivante dalla consapevolezza di succedere ad una persona insostituibile. Confido comunque nell’aiuto dei soci e del Comitato scientifico: con loro formerò una squadra che si impegnerà ad onorare la memoria e gli impegni che Foschi aveva delineato nella sua intensa attività. Ci tengo a ringraziare tutti i soci del Centro e la contessa Leopardi per la sua reggenza. Tutti insieme ci impegneremo a proseguire nel mandato del Cnsl, ossia quello di diffondere l’opera in Italia e nel mondo di uno dei poeti più grandi della letteratura di tutti i tempi”.