Si attendono gli esiti del RIS sul tampone vaginale fatto alla donna per accertare con definitiva certezza se c’è stata violenza sessuale nei confronti della donna aggredita tre giorni fa, alle prime ore del mattino, lungo la strada che costeggia la scuola elementare Le Grazie.

E stando ad alcune indiscrezioni investigative, proprio la donna avrebbe escluso che l’uomo che l’ha brutalmente aggredita l’abbia toccata.

Ma gli inquirenti vogliono esserne certi (il reato sarebbe comunque perseguibile solo con querela di parte) prima di definire il capo di imputazioni a carico dell’ignoto aggressore.

Restano diversi punti da chiarire a questo punto: dai vestiti lacerati nelle parti intime, dalle mutande della donna trovate non addosso alla donna ma tra i rovi dove è stata gettata dopo l’aggressione.

A parlare di violenza sessuale era stato proprio il figlio della donna attraverso l’avv. Baldassarri che segue la vicenda per conto della famiglia.

La 78enne, intanto, è ancora ricoverata con 50 punti di sutura alla testa, la parte destra e la parte sinistra della mandibola fratturate, il volto tumefatto, il braccio e un dito della mano destra anch'essi fratturati e altre escoriazioni in tutto il corpo. Oggi dovrebbe essere trasferita da Civitanova alle Torrette per un intervento maxillo facciale.

Ricordiamo che la donna dopo le 6,30 di martedì è scesa a gettare la spazzatura e per camminare un po’ per riattivare la circolazione, ma è stata prima aggredita brutalmente alle spalle e violentemente percossa alla testa con un sasso.

Poi l’anziana è stata colpita più volte al volto prima di finire, dal ciglio della strada, sui rovi che costeggiano quella via interna alla zona Grazie di Recanati.

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo dove non appare, allo stato, l’ipotesi di reato di violenza sessuale. Gli inquirenti, visti i fatti, però non escludono nulla e le piste sono tutte valide: aggressione per vecchie ruggini, dissapori con qualcuno, una lite e in ultima analisi il tentativo di stupro.