La grande ballerina Carla Fracci chiude la stagione del Teatro Persiani con un omaggio a Beniamino Gigli. Il tributo al tenore recanatese, di cui si celebrano i cinquant’anni dalla morte, è stato il filo rosso che ha unito gran parte degli spettacoli in cartellone: dalla Carmen, l’ultima opera che Gigli cantò a Roma, all’Aida rappresentata con le marionette e la registrazione della voce del tenore. L’ultimo appuntamento corona una stagione di grande successo con un mito della danza italiana e con il ricordo di Gigli. Carla Fracci calcherà le scene del Persiani martedì 10 e mercoledì 11 giugno alle ore 21. La sua esibizione a Recanati la dedica, dunque, al grande tenore, di cui è un’estimatrice.
La Fracci si esibirà con i primi ballerini e i solisti del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Beppe Menegatti La regina della danza classica italiana e internazionale per eccellenza, oggi direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, presenterà uno spettacolo dal titolo “Sei danze fatali contro la guerra. Ricordo di Isadora Duncan”. La Duncan ha cambiato il concetto di danza per sempre. Al genio dell’inarrivabile artista statunitense, Carla Fracci, in Ricordo di Isadora Duncan rende un sentito omaggio danzando sei struggenti danze fatali, coreografate per la stessa Fracci dall’americana Millicent Hodson su musiche di Ludwig van Beethoven, Edvard Grieg, Pierre Degeyter - Arturo Toscanini, Alexander Skrjabin e Franz Schubert. Sei danze fatali al centro di un lavoro ideato dal regista Beppe Menegatti, costruito sull’episodio dedicato alla Duncan da Alberto Savinio nel suo Narrate, uomini, la vostra storia.
Alberto Savinio scrive: “Una profonda solidarietà unisce i bambini di tutto il mondo, solidarietà che via via si allenta finché si converte nell’ostilità, nell’inimicizia, nella guerra dei grandi… Se un bambino è contento, tutti i bambini si rallegrano, dall’uno all’altro polo. Se un bambino soffre, tutti i bambini soffrono un poco...”.
Bambini che, sulle note della Patetica di Beethoven, diventano Deirdre e Patrizio, i due figli annegati nella gonfia e giallastra Senna a causa di un incidente.
“Una tragedia – racconta la stessa Fracci – che ha segnato indelebilmente la nostra Isadora. Questa tragedia la spinse ad allontanarsi per molto tempo dalle scene”. Della indimenticata e indimenticabile danzatrice americana, la Fracci ricorda inoltre “il coraggio, il grande senso di libertà, e la forza fisica e spirituale”. In Ricordo di Isadora Duncan si ripercorrono le tappe più significative della vita della danzatrice, tappe sublimate dalle parole di Alberto Savinio. Oltre alla tragedia dei suoi due figli più belli degli dei antichi, vengono rievocati i suoi amori con uomini di genio, la fondazione, su invito di Lenin, di una scuola di danza a Mosca, e anche la sua fatale scomparsa, in un giorno piovoso, a Nizza, nel 1927, quando, a bordo di una Bugatti rossa, Isadora Duncan fu strangolata dalla sua stessa sciarpa rimasta incastrata tra le ruote dell’automobile. Carla Fracci: “Nello spettacolo gli attori (Sergio Nicolai e Cosimo Manicone che recitano il bellissimo testo di Savinio) parlano di guerra, di fame e della sofferenza che la fame e la guerra impongono ai bambini di tutto il mondo”.
Per acquistare i biglietti ancora disponibili occorre rivolgersi al Teatro Persiani dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle 13 e dalle ore 17 alle 20. Sabato l’orario di apertura della biglietteria è dalle ore 17 alle 20.