Gli studenti del liceo “Leopardi” saranno protagonisti domenica prossima (8 giugno) alle ore 21 al Teatro Persiani dello spettacolo “Il palco in classe” a cura dell’attore Flavio Albanese. Lo spettacolo rappresenta l’ultima tappa del percorso formativo sul linguaggio teatrale. Un laboratorio, rivolto agli studenti delle superiori, che rientra nei progetti per le scuole inseriti nella stagione teatrale organizzata dal Comune in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano.
Lo spettacolo proporrà brani di Euripide, Pasolini, Shakespeare, Eduardo, Manzoni, Oriana Fallaci, Platone, ma anche canzoni di Laura Pausini, Pink Floyd e Jovanotti. E non mancherà l’omaggio a Beniamino Gigli. I ragazzi del liceo protagonisti dello spettacolo sono Alessia Guastafierro, Elisabetta Giri, Gionmattia Carancini, Giovanni Marconi, Giulia Mazzantini, Ilaria Scarponi, Lucrezia Maggini, Ludovica della Rosa, Martina Urbani, Michela Paccamiccio, Rodolfo Salustri, Sara De Witt e Sheila Hosseini.
“Il palco in classe – racconta Albanese – nasce come un laboratorio di avviamento al Teatro per giovani studenti. L’obiettivo è quello di farli partecipare alla realizzazione di uno spettacolo teatrale attraverso la tecnica teatrale più impegnativa: Il Monologo. Abbiamo avviato il lavoro partendo dalla discussione sulle tecniche teatro e sul tema: la Donna Madre. Dopo aver fornito alcuni spunti letterari, i ragazzi, spinti dal desiderio di raccontare le loro passioni e il loro mondo interiore, hanno iniziato una ricerca drammaturgica sui testi da proporre. La seconda fase è stata quella di ‘recitarli’, ovvero trarne un significato, confrontarlo con la propria sensibilità e intelligenza, e cercare di consegnare tutto il possibile al pubblico nello spazio silenzioso di un teatro”.
I ragazzi hanno fatto scelte forti, difficili, ma belle. “L’utilità di un’esperienza teatrale – osserva il curatore del laboratorio – è proprio quella di confrontarsi con modelli e pensieri più grandi di noi, comprendere tutto quello che ci è possibile e comunicarlo al pubblico. Comunicare appunto vuol dire far partecipare, far sì che chi ci ascolta pensi o faccia qualcosa”.