L’appello del direttore d’orchestra Riccardo Muti per salvare le bande musicali? A Recanati il sostegno del Comune è già realtà. Nei giorni scorsi il Maestro ha presto carta e penna per stimolare l’attenzione dell’opinione pubblica su un patrimonio che rischia di scomparire: quello, appunto, delle formazioni bandistiche che ricevono sempre meno finanziamenti dagli enti pubblici. Ma nella città Leopardiana, patria anche del grande tenore Beniamino Gigli, l’auspicio di Muti per una maggiore attenzione alla salvaguardia delle bande cittadine ha trovato piena accoglienza. Lo dimostra l’esperienza della banda intitolata proprio a Gigli, composta da 53 elementi.
La banda recanatese riceve dal Comune un aiuto economico fondamentale per la propria sopravvivenza. Un sostegno che le permette di svolgere una media di trenta servizi all’anno, soprattutto in città e nei centri limitrofi, sia nell’ambito di manifestazioni civili e religiose, sia come protagonista di concerti. La banda “G. Gigli” organizza, sempre grazie all’aiuto economico del Comune, un corso di orientamento musicale per i giovani che vanta oltre trenta allievi e che vede ogni anno l’iscrizione di nuovi elementi, che si avvicinano per la prima volta al mondo delle note. Tale corso, prima del 2005, veniva interamente finanziato dalla Regione Marche, mentre ora l’ente dà solo un piccolo contributo. A sopperire al taglio economico è stata l’Amministrazione comunale, convinta che il sostegno alla musica e in particolare alla sua diffusione fra i giovani sia un elemento di crescita culturale e sociale, soprattutto per una comunità, come quella recanatese, impegnata a conservare e valorizzare la memoria di uno dei più grandi talenti musicali del secolo scorso.