La proposta di far ritornare piazza Leopardi a sede di un grande parcheggio (l’hanno avanzato i commercianti attraverso il loro rappresentante, Luigi Marconi) trova l’avversione del Comitato di Quartiere Centro Storico, presieduto da Nazzareno Patrizietti, comprendente via Cavour, via Calcagni, via Roma, Montemorello e piazzale San Vito.
“Chiedere di rendere piazza Leopardi un parcheggio – si legge in un documento –
suona, a nostro avviso, come sentenziare la definitiva dipartita del centro
storico. Oggi, infatti, la piazza è l’unico luogo dove i residenti, i turisti
ed i bambini possono trascorrere qualche momento di tranquillità, lontano dal
rischio di essere investiti dalle auto. Crediamo che si dovrebbero studiare
alternative intelligenti, nella convinzione che la causa della crisi che ha
investito le attività commerciali del centro non debba essere ricercata nel
fatto che i potenziali clienti non possono parcheggiare davanti ai negozi,
bensì nel fatto che il ceto medio è stato ridotto in uno stato di difficoltà
notevole dalle particolari congiunture economiche”.
Il comitato suggerisce poi di rilevare il numero di targa alle vetture che sostano per l’intera giornata lungo le vie in cui è interdetto il parcheggio, impedendo la sosta breve ai clienti. Altro problema rilevato è quello delle sanzioni inflitte ai residenti in orari particolari a seguito di segnalazioni, e l’impossibilità di parcheggio per coloro che hanno un abbonamento annuale o un semplice pass per il transito, pur avendo la residenza lungo le vie del centro.