MONTELUPONE - All'età di 76 anni si è spento Palmiro Antonini, figura notissima nel paese e punto di riferimento per tanti turisti che lo visitavano.
"Uomo con qualità sempre più rare in questo mondo divenuto superficiale, confuso, violento - lo ricorda in un post Giuseppe Gattari -. Perdendo Palmiro, Montelupone ha perso una persona che, da sempre, ha agito più per la comunità che per se stesso. Come ci sono santi mai assunti agli altari, ci sono persone che avrebbero diritto almeno ad una targa commemorativa, ma resteranno anonimi, perché hanno operato per gli altri in silenzio, con modestia, con un altruismo mai esibito. Palmiro è sempre vissuto nel suo borgo e, soprattutto, lo ha sempre amato con orgoglio, con sistematica partecipazione per farlo apprezzare dagli altri, sia dai locali che dai turisti di passaggio. Con lui, e con altri tre, fondammo l’apartitico Centro Culturale Ratalanga nel lontano 1972, dedicandolo al conte Gabriele Galantara, nato a Montelupone e padre della satira politica. Eravamo ragazzi e siamo stati puniti come sovversivi finendo, da segnalati, in pesanti reggimenti, tipo Assaltatori della Folgore, per il servizio militare. Altri tempi, una vita fa. Negli anni, poi, ciascuno ha preso la sua strada. Palmiro è sempre restato nella sua Montelupone lavorando in settori diversi, ma dedicandosi sempre al volontariato con estrema disponibilità. Negli ultimi tempi, per almeno un decennio e pur ammalato da qualche anno, è stato la colonna dell’Ufficio del Turismo: arrivava un gruppo, bastava avvertire Palmiro e lui era costantemente pronto a operare da guida turistica: teatro, palazzetto, chiesa di San Francesco, musei e lui spiegava, raccontava, entusiasmava, soprattutto se c’erano bambini. Ciao Palmiro, sei stato unico, il tuo Montelupone ti abbraccia forte e, assolutamente, non deve mai dimenticarti".