nota della CISL

ANCONA - Massima solidarietà alle vittime e sdegno da parte del Comitato di Reggenza CISL FP MARCHE espressi dalla rappresentante Paola Ticani, per l’aggressione al personale del Pronto Soccorso di Macerata, avvenuto la scorsa notte.

Non è purtroppo il primo episodio di violenza in ambito sanitario, che la CISL FP Marche si trova a commentare e deprecare, per il quale vuole far sentire la propria vicinanza ai professionisti infermieri e alla guardia giurata colpiti stanotte da un uomo in evidente stato di alterazione psichica poi fermato dalle forze dell’ordine.MCHPS

Quello di Macerata è solo l’ultimo di una serie preoccupante di vili aggressioni, che mostra come alcuni ambiti della sanità pubblica, in particolare i Pronto Soccorso, siano ormai diventati luoghi di lavoro pericolosi per chi vi operara. Proprio per questo, dopo aver plaudito il Governo per l’inasprimento delle norme giuridiche contro gli aggressori di professionisti ed operatori sanitari come ripetutamente sollecitato dal nostro Sindacato, la CISL FP rinnova la richiesta d’interventi fattivi e concreti sia alla Regione sia alla Direzione di AST perchè intervengano con lo stanziamento di maggiori risorse economiche per rendere sicuri i posti di lavoro iniziando con un posto fisso e permanente di security al Pronto Soccorso. Sicuramente è necessaria la repressione decisa e tempestiva di ogni forma di violenza verbale e fisica nei confronti del personale ma servirebbe anche un nuovo modo di relazionarsi con l’utenza e non esasperla con attese ingiustificate che spesso sono causate anche da carenza di operatori in servizi sanitari essenziali.

Preoccupa molto una certa assuefazione dell’opinione pubblica davanti ad episodi come quello di stanotte all’ospedale di Macerata, che ha visto vittime due infermieri ed un addetto alla vigilanza del Pronto Soccorso, quasi fossero ineludibili. Invece per la CISL FP i comporamenti violenti ed offensivi contro gli operatori sanitari, sono accadimenti di una gravità estrema ed inaccettabili. E’ insopportabile che l’area dell’emergenza-urgenza degli ospedali della AST Macerata diventi “zona franca” ove tutti possono accedere senza però adeguati controlli e percorsi preventivi contro la violenza . Il degrado e l’inciviltà sono in preoccupante aumento come la rabbia e la violenza scatenati ed indotti da uso di alcool e droghe. Parimenti i continui tagli alle risorse economiche di cui la sanità marchigiana è stata vittima, unitamente a quelli sul comparto sicurezza, hanno lasciato medici, infermieri, OSS soprattutto dei Pronto Soccorsi, senza le sufficienti garanzie di poter operare nella piena incolumità personale.

Nel rinnovare agli operatori sanitari e all’agente della security del Pronto Soccorso di Macerata la piena solidarietà di tutta la CISL FP delle Marche, non possiamo che tornare a chiedere alla Direzione della AST Macerata, , di adoperarsi con ogni mezzo possibile per ottenere un presidio fisso di Polizia all’interno dei Pronto Soccorso. Ciò per la consapevolezza che tali episodi potrebbero ripetersi con esiti molto più gravi di stanotte. La CISL FP sollecita la dott.ssa Corsi in qualità di Direttore Sanitari, a convocare un incontro con le Organizzazioni Sindacali territoriali alla presenza del Responsabile della Prevenzione e Sicurezza aziendale per un confronto sui percorsi e protocolli esitenti ( se esistono) finalizzati a prevenire che infermieri ed OSS del Pronto Soccorso si trovino da soli a dover fronteggiare utenti esagiatti e violenti come quello che la stanotte ha messo a soqquadro il PS di Macerata.