ANCONA - Dal primo gennaio a oggi, nelle nostra regione, 5 donne hanno già perso la vita, più delle 4 decedute nel corso del 2023. I nomi delle vittime sono quelli di Palma Romagnoli, Rita Caporaletti, Anna Cristina Duarte Correia, Loredana Molinari e Ornella Veschi. Ma preoccupante, secondo i dati della Regione Marche, sono anche le 748 donne che nel 2023 si sono rivolte ai Centri antiviolenza: 2 al giorno in media e 23 in più rispetto all’anno precedente. O che in 251 di loro, di cui 19 minorenni, sono arrivate al pronto soccorso con una diagnosi di violenza rispetto alle 208 del 2022.

Numeri preoccupanti che vanno compresi e ragionati, nel tentativo di cercare soluzioni che ovvino al problema e di promuovere una cultura basata sul rispetto e sull’uguaglianza. Proprio dei temi della disparità di genere e della violenza tra minori se ne parlerà domani, dalle 10 alle 13, in un convegno promosso dal Comitato pari opportunità (Cpo) dell’Ordine degli Psicologi delle Marche. L’evento “Differenza di genere, discriminazioni e violenza. Uno sguardo attraverso l’antropologia, la musica e l’arte” è in programma presso il Salone delle Feste del Teatro delle Muse di Ancona. È aperto alla cittadinanza, che potrà comprendere dalla radice e riflettere sulla gravità di questi fenomeni.

All’iniziativa interverranno la presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, Katia Marilungo, la consigliera e presidente del Cpo dell’Ordine, Federica Guercio, l’antropologo Felice Di Lernia e il musicista Giammario Strappati.

Dopo i saluti iniziali, avrà luogo la presentazione della mostra “Il femminile nelle culture tribali”, condotta dalla presidente Guercio: un’esposizione di oggetti femminili africani e oceanici della Nuova Guinea, simboli di espressione del femminile nelle culture primitive. A seguire, l’antropologo Di Lernia approfondirà il tema delle “trappole del patriarcato”. Infine, Strappati analizzerà il ruolo della figura femminile nel romanticismo musicale, prima delle conclusione finali.

Durante il convegno si rifletterà anche di alcuni recenti casi di cronaca che hanno assunto rilevanza sui media regionali e nazionali. L’obiettivo è quello di educare più persone possibili a una cultura del rispetto, l’unico modo che resta per prevenire violenze sia negli adulti sia nei giovani, i cui dati di aggressione sono sempre più preoccupanti. Secondo l’ultimo rapporto del Servizio analisi criminale della direzione centrale Polizia criminale, infatti, sono stati 6.952 i reati a danno di minori in Italia nel 2023. In media 19 al giorno, 95 in più rispetto al 2022. Aumentati del 34% in 10 anni e dell’89% dal 2006. I reati più diffusi sono i maltrattamenti in famiglia: ben 2.843 casi, cresciuti del 6% dal 2022 e più che raddoppiati dal 2013.