MACERATA - Si è svolto questo week end il primo Congresso nazionale che ha trattato il tema “I primi mille giorni di vita: per costruire il suo futuro”.
L’evento formativo dell’Ast è nato dalla collaborazione tra i Dipartimenti di Prevenzione, Materno-Infantile e Distretto Sanitario di Macerata.
Numerosi i partecipanti registrati, appartenenti a tutte le professionalità coinvolte nell’intervento sui primi 1000 giorni di vita del settore sanitario, sociale e della formazione.
“Ringrazio gli organizzatori di questo importante convegno, perché parlare dei primi mille giorni di vita in questo contesto vuol dire gettare le basi del futuro di ogni bimbo - dichiara il Direttore Socio Sanitario dell’Ast di Macerata Giancarlo Cordani- e fare prevenzione anche in merito a quella che sarà la futura assistenza sanitaria della persona, con tutti gli aspetti collegati che la riguardano”.
Il congresso ha focalizzato l’attenzione sui modelli organizzativi e gli interventi più efficaci attualmente in essere in ambito regionale e nazionale, attraverso i qualificati contributi dei relatori e la partecipazione delle associazioni di volontariato operanti nel territorio, che hanno organizzato stands espositivi delle attività realizzate.
L’interessante dibattito scaturito tra il pubblico ha ulteriormente evidenziato il grande interesse al tema trattato.
Tra i principali nodi evidenziati dal Congresso vi è stata la necessità di una più capillare ed estesa azione di prevenzione attraverso i percorsi di accompagnamento alla nascita, per la formazione dei genitori e il sostegno allo sviluppo della “responsività genitoriale”, quale capacità di recepire, accogliere e rispondere adeguatamente ai bisogni del figlio fin dalle prime fasi della vita.
Poi la necessità di maggiori investimenti e sostegno economico a favore delle famiglie, anche per contrastare le disuguaglianze in salute.
Si è rimarcata l’indispensabilità di un approccio e di una gestione interdisciplinari, intersettoriali e trasversali, fondati su un attento lavoro di coordinamento per sviluppare ulteriori sinergie d’azione, anche attraverso la valorizzazione ed il potenziamento delle “buone pratiche”, già presenti nel nostro territorio.