nota dello SPI-CGIL

MACERATA - Lo SPI CGIL Macerata denuncia con forza la situazione critica delle liste d’attesa sanitarie nelle Marche, un problema che mina profondamente il diritto universale alla salute e all’assistenza pubblica.Manifesto vitainattesa

Il caso emblematico che ci è stato segnalato in questi giorni è quello di un cittadino marchigiano con una prescrizione medica prioritaria, a cui è stato negata la prenotazione della prestazione entro i 30 giorni previsti (classe D), a causa blocco delle richieste per esaurimento posti, avvenuto tramite l’applicazione dedicata dell’ASUR già dal primo giorno di ricezione della prescrizione.

Una realtà che va oltre la singola esperienza e riflette un sistema regionale inefficiente e inadeguato.

Questa situazione non è solo una palese mancanza di rispetto verso chi ha bisogno di cure: rappresenta un pericoloso attacco ai diritti fondamentali di ogni cittadino. Le persone sono costrette a lunghe attese per prestazioni sanitarie essenziali o, in alternativa, devono pagare di tasca propria per rivolgersi ai privati.

La Regione Marche, con la sua inerzia e il suo silenzio, non solo sta abbandonando chi più ha bisogno, ma sta favorendo di fatto una privatizzazione strisciante della sanità, in una logica che calpesta i principi di uguaglianza e solidarietà.

Le dichiarazioni di Romina Maccari, segretaria provinciale SPI CGIL di Macerata: “Ribadiamo che la salute è un diritto, non una merce. È inaccettabile che ai cittadini venga negato il rispetto dei tempi stabiliti per le cure, tanto meno in una regione dove il welfare dovrebbe essere una priorità sociale.Di fronte a questa situazione drammatica, chiediamo con determinazione che la Regione Marche si assuma le proprie responsabilità e ponga fine a questa vergogna, garantendo risorse adeguate e soluzioni concrete per abbattere le liste d’attesa. Questo significa investire nella sanità pubblica, potenziare i servizi territoriali e ristabilire la centralità del cittadino nel sistema sanitario.”

Ricordiamo che da diversi mesi SPI CGIL Marche e CGIL Marche hanno lanciato insieme la campagna “UnaVitaINattesa” raccogliendo le denunce e le storie quotidiane dei tanti cittadini marchigiani che vivono sulla propria pelle i malfunzionamenti di un sistema sanitario regionale in crisi, che li obbliga a vivere in attesa di una diagnosi, una cura, una prestazione sanitaria di cui hanno diritto ma che non viene loro garantita.

ricetta e prenotazione