USSITA - La poesia che nasce dalla frequentazione delle montagne, dalla vita praticata sui monti con il gregge, a stretto contatto con la natura, quella del poeta pastore Renato Marziali che all’età di 12 anni e fino a 62 è stato un pastore che ha “cantato” la poesia in ottava rima.

La parola poetica che nasce dai ricordi e dai ritorni, quella di Giorgiomaria Cornelio, giovane poeta contemporaneo che fin da bambino frequentava a Ussita la casa di vacanza dei nonni.

“Io sono uno di quelli delle seconde case. Mi auguro ad Ussita residenze di artisti, un insieme di personalità protette e vegliate.”

Vegliate anche dal Monte Bove che si erge fiero allo sguardo del giovane davanti alla casa di famiglia in ristrutturazione dopo il sisma e che lui stesso si augura che presto possa essere frequentata da artisti. MArCHESTORIE è stato un progetto che ha valorizzato una parte dell’identità dei luoghi ussitani, delle memorie e del presente, una occasione di dialogo intergenerazionale che ha fatto conoscere al pubblico mondi diversi uniti dal discorso poetico.

Una bellissima esperienza con ben 7 eventi dislocati nel paese frequentato da Giorgiomaria Cornelio a piedi e in biciletta nella sua residenza poetica, restituita al pubblico in uno scambio con cittadini e residenti e con le poesie dedicate ad Ussita che avranno nuovo futuro.

Ricca di suggestioni, divertimento e profonde riflessioni la serata principale del format, grazie al dialogo tra i poeti Renato e Giorgiomaria che si sono conosciuti per la prima volta nei giorni in cui hanno avuto occasione di ascoltarsi a vicenda ed apprezzarsi.

Le letture delle poesie che Rodolfo Settimi, romano di nascita innamorato di Ussita, ha dedicato nel tempo a questi luoghi, hanno donato emozioni, come la musica dei maestri Samuele Giacomozzi e Lallo Pascucci. Interessante e suggestiva anche la processione poetica nei luoghi feriti dal sisma e nella natura proposta dal collettivo Congerie, per una riattivazione dei luoghi “memoria e rinnovamento che trasforma la ferita in occasione di viandanza”.

La presentazione della riedizione del libretto "Pastorello" con le nuove poesie di Renato Marziali, voluto dall’Amministrazione Comunale e distribuito dalla Pro Loco Ussita 7.1, il cui progetto grafico, l'impaginazione e la stampa sono stati curati da LB Comunicazione, è stato un momento utile anche per comprendere la poetica di Marziali grazie all’ intervento del prof Andrea Rebichini che nella prefazione al volumetto scrive: “Nei versi di Renato si condensa un’esemplare saggezza di vita, fatta di ragione e sentimento, di realismo e di idealità, di conoscenza dell’uomo e nello stesso tempo di ascolto attento della voce di una Natura madre e compagna dell’umana avventura.”

La prefazione della riedizione “Pastorello” ha una introduzione alla prima edizione del 1991 in memoria di Monsignor Luigi Stella e si è arricchita anche delle parole della Sindaca Silvia Bernardini che scrive: “Renato è un’istituzione per gli Ussitani e non solo per il fatto, noto, di essere uno degli ultimi pastori - poeti dei Monti Sibillini. Il carattere poliedrico di Renato lo ha anche reso uno dei principali attori della vita sociale e amministrativa del nostro Comune, sedendo per diverse legislature sui banchi del consiglio e della giunta comunale e contribuendo con competenza e dedizione, con la sua saggezza e pacatezza, allo sviluppo del nostro comune in un periodo sicuramente non facile. Io ho avuto l’onore di poter vivere quegli anni al suo fianco come giovane consigliere e poter far tesoro dei suoi consigli e aneddoti.”

La parola è custode di ricordi, memorie, tradizioni, narrazioni intime e personali che fanno bene a chi la scrive e a chi vuole immergersi dentro racconti di vita che riguardano piccole comunità o singoli esseri umani ma che in qualche modo rappresentano anche i vissuti collettivi. Con questo spirito nell’evento conclusivo del progetto è stato dato spazio alle esperienze di frequentazione del laboratorio di scrittura autobiografica che ha dato vita alla pubblicazione “Nelle mie montagne che cambiano ogni giorno”, Zefiro Edizioni e al percorso che ha consentito la nascita della guida di comunità "Monti Sibillini. Ussita deviazioni inedite raccontate dagli abitanti", Ediciclo Editore.

E poi l'incontro con l'artigiano del legno Maurizio, con gli artisti Valentina e Franchino e di un mondo fatto di persone attive testimoni dei luoghi. Gli amministratori hanno ringraziato la Regione Marche, Assessorato alla Cultura che, in collaborazione con AMAT e Fondazione Marche Cultura ha consentito di partecipare al progetto MArCHESTORIE, la coordinatrice del progetto di Ussita Barbara Olmai, la Pro Loco Ussita 7.1 che ha collaborato alla realizzazione degli eventi. MArCHESTORIE Ussita termina con in dono emozioni e riflessioni profonde, grazie anche ai bellissimi paesaggi che accolgono chi decide di frequentare e vivere queste terre e un lascito poetico che parla di domani.