MACERATA - Venerdì scorso si è conclusa la prima fase del laboratorio teatrale sull'opera di Pier Paolo Pasolini nell'ambito del progetto del Comune di Macerata denominato "B.live - Biblioteca da vivere" e finanziato con il bando "Giovani in biblioteca" del Dipartimento politiche giovanili e Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Alla Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale a seguito di numerosi incontri con i giovani a cui è rivolto il laboratorio si è tenuta la prova aperta "Nascosti tra le pagine" condotta da Maurizio Boldrini del Minimo Teatro con l' assistenza operativa di Serenella Marano. Protagonisti un manipolo di ragazzi e ragazze che sono stati una lezione di alta poesia, non certo confinata nell'esercizio estetico della parole belle, una poesia fatta di corpi, voci, tensioni, studi combinatori e soprattutto una poesia-testimonianza capace di denunciare le stupide mode contemporanee.

Una prova capace di rendere redivivo Pasolini con tutta la sua forza poetica e intellettuale grazie ai giovani protagonisti: Francesco Pugnaloni, Carlotta Poliseno, Davide Rizzi, Matteo Palermo, Elisa Patrizi, Alice Luchetti, Alessandro Campolungo, Adam Pizzichini, Francesca Belli e con la partecipazione di Monia Ciminari. Il pomeriggio si era aperto con una audio dedica di Neruda: "Vi spiego alcune cose" testo musicato dal grande bandomeonista Hector Ulises Passarella per la voce di Maurizio Boldrini, un inno contro la guerra e in omaggio ai bambini violati.

Sì, la serata ha "spiegato" alcune cose agli ospiti spettatori, una mamma di uno degli allievi, la psicologa Annarita Corradini così scrive pubblicamente al direttore: "Grazie Maurizio Boldrini per l'amore, che si è reso palpabile ieri pomeriggio, di un uomo maestro che ama i ragazzi, mettendosi a loro servizio, aiutandoli a vedere, decifrare, apprezzare ed esprimere la bellezza. Grazie dal cuore di una mamma che vede non solo il proprio figlio ma tutti i figli, che in questa epoca hanno tanto bisogno di amore, di maestri, di mentori, che li aiutino a conoscere se stessi attraverso l'arte e l'espressione di sé. C'è ancora tanta bellezza che noi genitori, educatori, insegnanti, possiamo indicare ai ragazzi. Loro hanno bisogno di noi, del nostro cuore aperto, del nostro sguardo profondo, che sappia decifrare un cuore meraviglioso, nascosto sotto la loro corazza, che necessariamente indossano, in un mondo che abbiamo loro reso ostile con i canoni di efficienza, competizione, esclusione, successo, perfezione. Grazie ancora a Maurizio Boldrini e a tutti coloro che in questo momento operano in tale direzione."