CIVITANOVA - Nella notte del 28 Aprile, erano giunte segnalazioni di fatti violenti avvenuti in Corso Garibaldi nei pressi di locali della movida.

Dai controlli effettuati immediatamente dalla Volante del Commissariato PS di Civitanova Marche non era però emerso nulla a conferma di quanto segnalato.

Da approfondimenti posti in essere dagli investigatori però si è potuto acclarare che effettivamente era avvenuta una rissa avvenuta in prossimità di un noto locale da ballo, con coinvolti due distinti gruppi di giovani.

Nella mattinata veniva ritrovato un indumento con tracce di sangue, che però non era possibile ricondurre ad alcuno, stante la mancanza di documenti o identificativi sul capo.

Dall’accertamento effettuato dalle telecamere emergevano fatti violenti avvenuti tra due gruppi, verosimilmente stranieri.

Da lì, l’attività inquirente che portava ad individuare un soggetto, residente a San Severino Marche, che si era recato al pronto soccorso locale, dichiarando di aver subito aggressione da parte di più soggetti a lui sconosciuti.

Nei fatti lo stesso risultava riconducibile ad uno dei soggetti partecipanti alla rissa. Lo stesso identificato, veniva quindi deferito all’AG ed immediata scattava il DACUR da parte del Questore di Macerata, inibente allo stesso di frequentare il locale per un anno.

La scorsa notte è giunta al centralino del Commissariato di Civitanova Marche una richiesta di intervento presso un locale del centro, ove era stata segnalata la presenza di un soggetto in stato di alterazione che molestava gli astanti e che voleva sottrarre arredi dello stesso esercizio.

Il giovane, un venticinquenne, all’arrivo degli agenti si dimostrava estremamente insofferente al controllo, rifiutandosi di fornire le generalità e minacciando i poliziotti intervenuti; risultati vani i tentativi di calmarlo, gli agenti provvedevano a bloccarlo in sicurezza ed accompagnarlo in ufficio per ulteriori accertamenti.

Una volta giunti in Commissariato il giovane, non ancora calmatosi, tentava di autolesionarsi, tanto da rendere necessario l’intervento dei sanitari del 118.

Al termine delle attività il venticinquenne è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per rifiuto a declinare le proprie generalità.

A suo carico la Divisione di Polizia Anticrimine della Questura ha immediatamente adottato il provvedimento di DACUR (Daspo urbano) per un anno, inibendogli l’accesso ed il trattenimento in quell’esercizio ed in quelli limitrofi.