Lo storico suolificio di Sant’Elpidio a Mare Da.mi premiato dal più importante Osservatorio nazionale su “Donne e Moda”. Si tratta dell’unica media impresa tra i grandi del lusso. Elisabetta Pieragostini: “Il fattore umano rende lo stile un segno di civiltà e progresso"
L’industria fashion cambia. In meglio. E’ quanto emerge da una delle più prestigiose indagini sull’evoluzione del comparto. L’analisi, partita dalle visure delle 105 aziende associate alla Camera nazionale della moda italiana, ha evidenziato un aumento della presenza femminile negli organi societari di quasi tre punti percentuali rispetto al 2020, raggiungendo il 30,9 per cento nel 2023.Uno scatto in avanti testimoniato dall’illustre Osservatorio “Donne e moda: il barometro 2024”, promosso dall’ufficio studi di Pwc Italia, in collaborazione con Il Foglio della moda, allegato mensile dedicato al fashion e allegato al quotidiano fondato da Giuliano Ferrara.
La premiazione si è svolta a Milano, l'8 maggio, al Museo della Scienza e della Tecnologia. Tra le aziende più virtuose in Italia, la marchigiana Da.mi, unica media impresa premiata insieme ai più importanti colossi internazionali del lusso. Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto per la categoria C-SUITE. Donne in posizione di vertice.
Lo storico suolificio di Sant’Elpidio a Mare che vanta ben otto certificazioni su materie cruciali per l’innovazione, dalla green research, all’alta tecnologia, sino alla gender equality, è stato il solo” ingredient brand” ammesso nell’Olimpo delle grandi firme per la visione strategica e la lungimiranza delle sue politiche di sviluppo all’avanguardia. Siamo un'azienda benefit", ha affermato la Ceo Elisabetta Pieragostini, che al successo come imprenditrice aggiunge quello di romanziera e saggista, nonché autrice della prima guida italiana alla certificazione anti-gender gap nei luoghi di lavoro "Non siamo mica uguali! Verso la parità di genere"(Fall in Lov Editore, 2024). “Sono davvero orgogliosa- ha dichiarato la Pieragostini- per un premio che ci accomuna ai grandi e soprattutto ci vede condividere con i big della moda, da Cucinelli a Gucci, al Gruppo Mastrotto, solo per citarne alcuni, l’impegno per un progresso concreto in grado di mettere sempre le persone al centro. E’ dai collaboratori, da chi vive e sostiene insieme a noi, ogni giorno, l’urgenza di cambiare in meglio la società che ci circonda, rendendo il lavoro più umano, che nasce la possibilità di fare dello stile, un segno di civiltà e di progresso collettivo. E’ un valore che ho appreso da mio padre e dalla mia famiglia. Sono fiera di dedicare loro questo tragu