di Sandro Bisonni, Europa Verde
MACERATA - Uno spettro nero è tornato a volare sopra le teste dei marchigiani, quello di un nuovo inceneritore o termovalorizzatore come alcuni impropriamente lo chiamano.
La Regione infatti sta andando proprio in quella direzione, lo si legge chiaramente nei documenti di revisione del piano regionale dei rifiuti.
Così, mentre la società moderna si dirige verso la riduzione dei rifiuti e il recupero dei materiali (plastica, carta, ecc.), Acquaroli e company scelgono anacronisticamente la distruzione delle risorse o meglio la trasformazione dei rifiuti in fumi e ceneri tossiche.
Mi domando come si possano ignorare i numerosissimi studi epidemiologici fatti in Italia e nel mondo, studi che certificano senza dubbio alcuno la pericolosità di tali impianti nei confronti della salute.
Come si può ignorare il fatto che l'Europa si dirige ormai da anni in direzione diametralmente opposta con il drastico ridimensionamento degli impianti esistenti, vedi ad esempio il tanto decantato impianto di Copenaghen.
Durante il mio mandato da Consigliere regionale mi sono battuto aspramente per evitare la realizzazione di un nuovo inceneritore nella nostra splendida regione; sono stato l'estensore di ben due proposte di legge contro gli inceneritori, entrambe approvate con il sostegno della maggioranza di centro sinistra ma poi entrambe impugnate dall'allora Ministro Costa.
L'incenerimento non rappresenta mai la soluzione ma solo l'inizio dei problemi; il sottoscritto dirà sempre no a questi impianti e si alla riduzione, al riciclo e al riuso.