Dopo due allenamenti a Lanciano, Puglia (nella foto) da questa mattina ha ripreso la preparazione con la Recanatese e, come ci ha sottolineato il dirigente Fabrizio Sarnari “è a tuti gli effetti a disposizione della società e schierabile sotto i colori giallorossi sabato nell’anticipo con la Renato Curi”.
Ma allora cosa è successo?
Puglia, le cui qualità non erano passate inosservate, era stato contattato direttamente dal Lanciano, ed il giocatore ne aveva subito parlato con la Recanatese con la quale però aveva un accordo per finire questa stagione. I dirigenti giallorossi non se la sono sentita di impedire al giocatore di cogliere questa importante chances di tornare tra i professionisti, ma al Lanciano chiedevano un indennizzo visto l’impegno finanziario affrontato per avere Puglia in serie D.
“La trattativa è aperta –conferma Sarnari- ma tutto dipende dagli sviluppi di certe vicende societarie a Lanciano. Quindi almeno fino al 31 gennaio Puglia gioca per la Recanatese”.
L’affare Puglia è stato infatti stoppato da un evento giudiziario: il Lanciano da questa mattina è in custodia giudiziaria e la società non può attuare alcuna iniziativa che alteri il valore del club al momento della nomina del custode giudiziario, che il Tribunale, ha individuato e reso operativo.
La vicenda giudiziaria vede contrapposti l’attuale proprietà all’ex presidente ed il giudice civile è stato costretto a tutelare il patrimonio esistente proprio perché si sta entrando in una nuova fase di calcio mercato, tanto che al pari dell’affare Puglia è saltata anche una cessione.
“Se dopo il 31 la situazione a Lanciano si sblocca e gli abruzzesi confermano il loro interesse per Puglia –conclude Sarnari- se ne parla, però noi non possiamo lasciare il giocatore senza avere una contropartita. E se non si conclude il ragazzo finisce la stagione qui”.