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C’erano oltre un centinaio di allenatori, provenienti anche da fuori regione, ad finlezioascoltare la lezione di coach Finelli (nella foto mentre spiega le tattiche, allenatore della Premiata Montegranaro, serie A) al PalaCingolani sul tema dell’1 contro 1 attivo e passivo. Non sono mancati nemmeno una cinquantina di attenti spettatori, una sorpresa questa.

Per La Fortezza. che ha collaborato alla riuscita dello stage, la scelta di Recanati è stato un importante riconoscimento agli sforzi che la società sta facendo per tenere alto il livello di attenzione intorno al basket.

Intanto il doppio confronto con Civitanova e Verona in serie concentra l’attenzione puramente agonistica e passionale.

Per la gara Naturino-La Fortezza sono stati designati gli arbitri Del Gaudio di Assisi e Pilo di Corciano che si avvarranno dei giudici di tavolo Cesetti (segnapunti), Cardarelli (cronometrista), Zuccaio (24 sec.), tutti di Fermo. Per La Fortezza il “passaggio” di Civitanova è essenziale per mantenere il contatto con Verona e giocarsi la seconda posizione nello scontro diretto.

E da Verona, l’allenatore scaligero, fa capire che dopo la brutta gara di Ancona, ora teme La Fortezza.

 

Riportiamo alcune sue dichiarazioni rilasciate post gara al quotidiano l’Arena.

 

«Quando ci mettono le mani addosso smarriamo il filo del gioco. Ma ai play off sarà così in ogni partita»

 

nico3556__1L’inattesa sconfitta di Ancona complica la strada della Tezenis per chiudere al secondo posto la "regular season" e avere, così, il vantaggio del fattore campo ai play off almeno nei quarti di finale e nella semifinale. Il primo posto sembra ormai assicurato alla Triveneta Padova, che pure dovrà venire al PalaOlimpia alla penultima giornata quando sarà, probabilmente, già certa del primato. La Tezenis è stata raggiunta al secondo posto da La Fortezza Recanati, squadra alla quale dovrà restituire la visita dopo la partita interna di sabato con Bassano. Sia i gialloblù che i marchigiani giocheranno solo due volte in casa negli ultimi cinque turni. Per entrambi, le insidie non mancano. Solo il prossimo turno sembra più favorevole alla Tezenis che ospiterà Bassano, mentre Recanati avrà in trasferta il derby marchigiano di Civitanova, squadra che lotta per un posto ai play off. ma poi Recanati avrà il confronto diretto con Verona in casa, prima di affrontare, in trasferta un altro derby, a Senigallia. Quella domenica sarà nelle Marche anche la Tezenis, a Civitanova. Nel penultimo turno, i gialloblù riceveranno la capolista Padova e Recanati se la vedrà con Anzola. Poi, all’ultima giornata, trasferte delicatissime per entrambe: a Ravenna per la Tezenis, a Chieti per Recanati. A parità di punti, a fine "regular season", conteranno i risultati nel doppio confronto diretto: la Tezenis ha vinto di 12 al PalaOlimpia su Recanati.

 

- Faina, cosa è successo ad Ancona?
«Abbiamo giocato benissimo per più di metà gara. Poi abbiamo completamente perso il filo del gioco».
- C’è una spiegazione?
«C’è stata una maggiore aggressività da parte di Ancona e noi, in quella situazione, non siamo riusciti a gestirci bene. Non è la prima volta che succede: perdiamo il filo tecnico quando la gara si fa arruffata e sporca».
- Preoccupato?
«Sicuramente dovremo esaminare ancora di più questo aspetto perché ai play off tutte le partite saranno così. E lo sarà, anche peggio, a Recanati contro una squadra che ci ha raggiunto al secondo posto. Bisogna assolutamente venirne a capo in modo rapido».
- Cosa c’è stato di positivo?
«Nella prima metà della gara, siamo stati brillanti. Eravamo avanti di nove, ma avremmo meritato un vantaggio ancora più ampio per come stavamo giocando, solo che qualche episodio ci è andato contro. Poi, ripeto, abbiamo perso il filo della gara, non solo sotto l’aspetto tecnico e tattico, ma anche psicologico: ci hanno aggredito e sovrastato».
- Matteo Nobile ha firmato 28 punti.
«Ha disputato una grande gara, molto importante nella prima parte, positiva nella seconda, ma alla fine lui e tutti gli altri non si sono più ritrovati».
- Si può capire da dove nascano questi cali ricorrenti, che si verificano quando la squadra è in vantaggio?
«Può essere che non abbiamo la mentalità delle gare sporche. Ma ne abbiamo subìte tante e dobbiamo imparare. Esamineremo attentamente quanto accaduto ad Ancona, vedremo e rivedremo i video per capire, trovare le soluzioni, uscirne fuori bene».
- Padova è pressoché certa del primo posto nel girone.
«La speranza di conquistarlo c’era sempre anche se, a dire il vero, ci avevo già messo una pietra sopra. Il pericolo, adesso, viene da Recanati, seconda con noi, che dovremo visitare quest’altra domenica».
- Prima ci sarà la sfida al PalaOlimpia con il Bassano, che rifilò alla Tezenis la sconfitta più brutta del campionato.
-«È stata la squadra che ci ha bastonato di più. Come tutte quelle che hanno dei lunghi sotto i due metri, che escono fuori e tirano da tre, ci ha messo in difficoltà. Sabato, i nostri lunghi dovranno andare a marcarli anche fuori. Vedremo di sistemare, in settimana, ogni dettaglio per tornare subito a vincere».
- C’è qualcosa che le è piaciuto?
«All’inizio, quando Ancona ha cercato di giocare di tecnica, difendendo con ogni tipo di zona, l’abbiamo spazzata via. È quando ci mettono le mani addosso che cominciamo a perderci, a pensare perché non ci è stato fischiato quel fallo, a muoverci meno, a muovere meno la palla, a stare fermi: e allora tutto diventa più problematico. In quel momento, vogliamo continuare a fare le cose per bene, invece bisogna fare e basta: una volta andrà bene, un’altra male, ma è così che se ne esce. Bene o male, tutti i giocatori hanno già giocato in questa categoria e non si può parlare di inesperienza».