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Di Giorgio Calvaresi

E’ un playmaker vecchio stampo, Enrico Cosentino, l’under de La Fortezza Recanati nato il 10.02.1986 ad Abano Terme (PD),gatta6 di 188 cm. Cresciuto nelle giovanili della Benetton Treviso con la quale ha disputato le finali nazionali allievi e cadetti , ha avuto trascorsi alla Stella P.S.Elpidio (B2) stagione 2002/03 insieme a capitan Caldarelli, quindi nel 2003/04 All’Acqua & Sapone Padova(B1) insieme ai vari Andreaus, Carretta, Cagnin, Zanovello tanto per citarne alcuni, quindi due anni al Vicenza Basket Giovane (C/1) dove nel 2006/07 c’è stata l’esplosione cestistica con 36,1 minuti media partita (11,1 punti), 2,2 assist e 3,3 palle recuperate di media (41% da due,32% da tre e 78% ai liberi). Lo scorso anno ha militato nelle file della Coldsystem Sant’Arcangelo in C/1 andando a rinforzare la squadra romagnola nel mercato di riparazione a gennaio, contribuendo in maniera tangibile alla salvezza nei playout nella partita contro il Fabriano dove la sua regia ed i suoi 11 punti finali furono determinanti.

- Enrico che tipo di giocatore sei ?

“Sono un playmaker vecchio stampo,un giocatore d’ordine molto pulito. Non sono certo un playmaker come quelli che si vedono adesso, che piglia venti tiri a partita. Mi piace giocare per la squadra e ragionare. In difesa sono un giocatore di furbizia: non sono un difensore fisico, di cattiveria, ma uno che, magari, in un raddoppio ruba la palla”.

- Due anni fa ottima stagione a Vicenza in C1 ma poi sei rimasto senza squadra: cos’è successo?

“E’ vero, dopo una grandissima stagione sono rimasto a piedi. Mi son fidato delle persone sbagliate. Da under mi aspettavo di arrivare ad una B2 o ad una C1 di ottimo livello, invece il 20 Agosto e non so perché ero ancora senza squadra e sono rimasto a spasso. E’ stato un errore che ho pagato a caro prezzo. Fortunatamente in corsa ho trovato il Sant’Arcangelo (C/1), ambiente stupendo, dove mi son trovato benissimo e che mi ha dato la possibilità di giocare e di venire qui a Recanati”.

- La scorsa estate hai avuto diverse richieste di club della B Dilettanti, Castelfiorentino ed altri. Cosa ti ha spinto a scegliere la piazza di Recanati ?

“Innanzitutto perché La Fortezza Recanati è una società seria, con tanta voglia di lavorare e di far bene .Con l’allenatore mi trovo bene, come pure con i compagni di squadra grazie soprattutto allo spirito di gruppo che si è creato. La città è tranquilla a misura d’uomo e neanche tanto lontana da casa (n.d.r. Padova). Quindi….. perfetto!”

- Nonostante la tua giovane età hai già avuto in passato esperienze in B a Padova e Porto S. Elpidio. I tuoi ricordi ?

“ Padova è una città non propriamente cestistica. Gli sport principali sono il rugby ed il calcio, il basket era ed è il terzo sport patavino, invece in piccoli centri come Porto S.Elpidio e qui a Recanati è il primo sport, quindi più vissuto, cercato e con un grosso seguito”.

- Come giudichi il cammino de La Fortezza a questo punto del campionato ?

“Il giudizio è positivo! Stiamo facendo un campionato super al di là di queste ultime sconfitte esterne, considerando l’ultima a Ravenna, dove eravamo privi di Cristian Akrivos ed abbiamo avuto un momentaneo calo; contro una squadra che punta decisamente al salto di categoria”.

- Enrico,14 punti a Ravenna “top-scorer” e MVP con 13 di valutazione generale, migliore prestazione stagionale.

“Si, grande soddisfazione a livello personale, ma è servita poco a livello generale. Speriamo di continuare così per il finale di stagione”.

- Prossimo avversario al “Palacingolani” una tua “corregionale”: il Marostica.

“E’ una squadra particolare, atipica, tipo Stamura Ancona, pressa e pratica un gioco fisico. Negli scorsi anni ha disputato le semifinali playoff, è una signora squadra.”

- Quali sono le tue aspirazioni personali per il futuro. Il tuo sogno nel cassetto?

“Migliorarsi ed arrivare cestisticamente più in alto possibile. Il mio sogno nel cassetto è quello di vincere un campionato e poi … si vedrà. Comunque sto progettando il mio futuro per diventare procuratore di pallacanestro, agente sportivo. Ho iniziato a studiare, più avanti avrò un esame: quello sarà il mio futuro. E come diceva Aristotele, anche se sei ancora molto giovane, ”Lo studio è la miglior previdenza per la vecchiaia”.