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Di Giorgio Calvaresi

Eh si… Matteo Prosperi, classe 1989, play de La Fortezza e recanatese d.o.c., prodotto del vivaio locale ce l’ha fatta, coronando il sogno di militare con la squadra della sua città nel quarto campionato per ordine d’importanza a livello nazionale: la Serie B Dilettanti; entrando così nell’elite del basket “leopardiano” che ha annoverato in passato giocatori del calibro di Gaetano De Witt, Massimo Padovano e Francesco Ottavianoni.

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Atleta poliedrico, il suo “primo amore” è stato però il tennis nel quale ha iniziato a praticarlo dall’età di 7 anni. E’ stato campione Regionale Under 12, ma a 14 anni è stato “folgorato” dalla “febbre del basket”, dove ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile sino ad arrivare a 17 anni ad esordire in C/1 e quest’anno in B Dilettanti.

- Matteo, dalla metamorfosi che hai avuto dal tennis al basket, quali sono a tuo giudizio le differenze tra i due sport ?

“ Il tennis è uno sport individuale, gioie e dolori, vittorie e sconfitte sono tutte a carico del singolo;invece nel basket, che è uno sport di squadra: si vince e si perde in 10, sono ripartite, quindi il gruppo fa la sua parte. Creando un buon team si può sopperire a carenze tecniche e fisiche nei confronti di squadre più attrezzate.”

- Hai coronato il sogno di esordire in serie B Dilettanti all’andata al “Palarossini” contro l’Ancona, quali sensazioni hai provato?

“E’ stata un’emozione grandissima! Quando ho iniziato a praticare lo sport della pallacanestro non avrei mai pensato di riuscire a calcare il parquet per qualche minuto a questi livelli. E’ stata una bella soddisfazione frutto di molto lavoro in palestra, impegno,ma soprattutto grande serietà e spirito di sacrificio.

- E quando sei andato a referto segnando i primi punti, addirittura una “tripla” contro Atri ?

“Altra grande emozione,davanti al pubblico di casa, del Palacingolani, è stata una bella sensazione!”

- Nonostante la tua giovane età, sei tra i “veterani” della squadra. Qual’è Matteo il tuo giudizio sul campionato de La Fortezza Recanati a tutt’oggi ?

“Il giudizio è positivo! Stiamo disputando un buon campionato al di sopra delle aspettative. Eravamo partiti con l’obiettivo di entrare nei playoff: siamo al secondo posto in coabitazione con la Tezenis Verona, però non dobbiamo cullarci sugli allori, ma continuare ad allenarci bene e con grande intensità, sapendo che la classifica è molto corta e ci vuole poco a piombare nel baratro della lotta playout. Quindi,sempre massima concentrazione, mettendocela tutta per bissare lo splendido girone di andata, e tutti uniti per arrivare in forma ai playoff.

- Da un mese circa, dopo aver superato brillantemente l’esame federale, sei a livello ufficiale, istruttore di Minibasket. Quale consiglio ti senti di dare ai mini-cestisti recanatesi che si affacciano per la prima volta nel mondo della “palla a spicchi?

“Di venire al Palacingolani più spesso a vedere le partite de La Fortezza Recanati! Perché come si dice guardando si impara, e forse guardando i giocatori che ormai sono affermati si impara di volta in volta, partita dopo partita qualcosa in più. Poi,l’importante è divertirsi. Il basket è uno sport che dà emozioni e che ti permette giocando insieme di far divertire tutti quanti. I risultati a livello di minibasket non sono importanti, quindi l’importante è divertirsi con i compagni e giocare….. giocare…… giocare…….”.

E con il “ponderato” ottimismo del giovane “under” Matteo Prosperi che La Fortezza Recanati si prepara al “derby” con la Banca Marche Ancona, dove qui a differenza del minibasket il risultato conta: e nel caso di esito positivo per i “leopardiani” si aprirebbero scenari inimmaginabili ……… E’ quanto si augura tutto il popolo giallo-verde. In bocca al lupo ragazzi !!!