E’ per domani sera l’appuntamento con la storia. Vincendo gara tre la Larms si è portata in vantaggio nella finale che vale il grande salto in serie B2. Nel piccolo impianto di Castel Guelfo, alle porte di Bologna, la squadra di Maurizio Marsigliani è passata per 80-82, al termine di una partita contraddittoria, piena di alti e bassi, con la Larms che parte bene ma non riesce a dare continuità al gioco, Castel Guelfo che recupera e accelera con un + 14 che potrebbe abbattere un toro, ma non la Larms, che mette in campo grinta, carattere, esperienza, una condizione fisica che sembra migliore. Punto dopo punto viene ristabilita la parità. All’inizio dell’ultimo periodo, spinta da un Attilio Pierini in forma smagliante, la Larms si porta avanti di 9.
Poi si complica la vita e negli ultimi secondi potrebbe subire la beffa del pareggio e dei supplementari ma il pallone sfila sul fondo tra una selva di gambe ed i giallo blu possono festeggiare insieme ai numerosi tifosi al seguito. Oltre a Pierini, prezioso il contributo di Marcovaldi, di Petrucci, di Andreani e soprattutto di Ciasca. Dalla panchina Marsigliani ha trovato le risorse per superare Castel Guelfo, battuto anche con un Akrivos mai in partita, che si è subito caricato di falli ed ha messo dentro appena due palloni. “E’ stata una grande vittoria del gruppo- afferma Attilio Piarini, trascinatore della Larms-. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile ma la posta in palio era altissima, era la partita che faceva pendere la bilancia da una parte, e adesso è dalla nostra parte. Ci hanno spesso sorpreso con illoro gioco, poi abbiamo registrato la difesa, ci siamo sacrificati, c’è stato un lavoro prezioso, spesso oscuro, da parte di tutti. I miei punti sono stati importanti, ma ripeto, questa è una vittoria del gruppo e dei nostri splendidi tifosi. Possiamo tranquillamente affermare che la Larms ha giocato in casa, e per gara quattro saranno anche di più. Puntiamo a chiudere il conto domani sera. Con pazienza, sapendo che Castel Guelfo si gioca il tutto per tutto e che, male che vada, c’è sempre l’ultima partita in casa nostra. Questo è un elemento che però non deve condizionarci”- conclude Pierini-.