Il successo su Casalpusterlengo conferma una La Fortezza dalle quotazioni in rialzo e chiamata a confermarsi nelle due trasferte consecutive. Ne parliamo con coach Coen e con il presidente Pierini.
Coach Coen , ancora una volta La Fortezza ha messo in campo una voglia di vincere incredibile con una intensità pazzesca.
“Non dico che è l’unico modo, ma quasi, soprattutto quando si affrontano squadre così importanti, così intense . Ci siamo ritrovati a giocare contro una squadra come sapevamo poi avrebbe giocato. Quando noi siamo entrati un po’ morbidi, un po’ disattenti, senza giocare al 100%, chiaramente abbiamo sempre subito Casalpusterlengo. Ma è una cosa che sapevamo che sarebbe accaduta. Quindi avevamo bisogno assolutamente di energie nervose, di carica nervosa per reagire. I ragazzi sono stati bravi poi a fare questo”.
Casalpusterlengo si è rivelata un osso durissimo, una squadra giovane, il più “vecchio”, Marco Venuto, 26 anni, però tutti gli altri giovani tantissimo talento, ha reso la vita difficile fino all’ultimo a La Fortezza.
“Teniamo conto che loro hanno uomini che l’anno scorso giocavano in Lega2, e giocavano mica facevano le comparse. Chiumenti, Venuto, Prandin giocatori di grandissimo spessore. Poi gli innesti importanti di Loschi, Casagrande, Biligha. Mancava Castelli, ma noi eravamo senza Pierini e questo compensava. Una squadra importante, di quelle che comporranno il lotto di coloro che lotteranno fino alla fine per i play off”.
Ora sono gli altri a dovervi temere, siete alla quinta vittoria consecutiva, anche le altre squadre adesso lo sanno che ci siete pure voi.
“E chiaro che quando vieni da cinque successi consecutivi, chiunque affronti, anche la più forte sta attenta, quindi sicuramente troveremo avversarie ancor più motivate, visto che battere una squadra in serie positiva da 5 partite è un grosso stimolo e per noi sarà tutto più complicato”.
Nelle precedenti gare avversari tenuti sotto i sessanta punti, Casalpusterlengo ne ha fatti 80 confermando il suo potenziale offensivo. Qual è stata la chiave tattica per “frenare” la squadra di Lottici?
“Intanto loro hanno fatto 29 punti il primo quarto, poi li abbiamo contenuti bene nei restanti periodi. E’ una squadra che rispetto a noi tira 12 volte di più, è una squadra che tende ad andare al tiro in maniera molto rapida e di conseguenza i punteggi si dilatano. Non possiamo pensare di tenere gli avversari sempre a sessanta punti, l’importante è che noi finiamo un punto avanti”.
Ora trasferta a Sant’Arcangelo, campo non facile.
“Di facile non c’è niente e Sant’Arcangelo in casa deve guadagnare più punti possibile. E’ una squadra molto aggressiva, mette molta pressione e quindi ci farà molto soffrire come d’altronde abbiamo sempre sofferto. Le vittorie di Ruvo, Treviglio, Casalpusterlengo, sono figlie della sofferenza, ma questo è normale, obbiamo essere pronti a queste sofferenze se tutto va bene”.
Presidente Pierini, lo scorso anno partite come questa, nove volte su dieci si perdevano. Squadra nuova con una carattere forte.
“Una squadra con caratteristiche notevoli, che entra in campo con una mentalità diversa, con tante potenzialità, con tanta voglia di vincere,un atteggiamento da grande squadra. I ragazzi hanno dato l’anima nella fase finale, siamo stati in tensione fino alla fine, poi il grande cuore ha prevalso e l’allenatore ha indovinato le mosse giuste nei momenti topici. Frutto anche del lavoro sodo cui sottopone la squadra e i risultati si vedono, soprattutto negli under, ragazzi che non avevano mai visto la categoria e che ora stanno confortando le nostre scelte con prestazioni sempre più positive, dando il massimo in campo, e in alcuni momenti Ceron, Pierangeli, Cecchetti e Centanni sono stati determinanti”.
Spalti di nuovo gremiti presidente.
“Il pubblico è tornato al palas, ha finito in piedi ad incitare la squadra e questo deve essere di indirizzo per i giocatori nelle prossime 2 partite esterne. Ha lottato anche il pubblico e questo la squadra lo ha percepito. Quest’anno sono gli altri a doverci temere. Ci aspettano campi insidiosi ma siamo La Fortezza!”.