di Andrea Marinelli, capo gruppo consiliare PD

RECANATI - Mai, a partire dal secondo dopoguerra, un politico aveva potuto aprire il proprio mandato amministrativo con un'eredità così grande da gestire in termini di disponibilità finanziarie, come è capitato in questa occasione all'attuale Vice Sindaco Roberto Bartomeoli.

Si tratta addirittura di ben 53.000.000 di euro sul piano investimenti e relativi ad una serie di opere pubbliche che permetteranno di concretizzare una vera e propria rigenerazione urbana di alcune importantissime aree della nostra Città.OOPPreka

Immagino che da politico navigato qual è, l'assessore Bartomeoli abbia speso ogni risorsa strategica e concertativa per ottenere proprio quella posizione ai lavori pubblici, che lo avrebbe reso re Mida e Nabucodonosor allo stesso tempo.

Non che non l'avesse meritata, visti i tanti consensi ottenuti in termini di voti alle ultime elezioni, ma incassare la delega più ambita e la carica da Vice Sindaco allo stesso tempo può esser sembrato ai più disequilibrante.

Guardando la composizione della Giunta dall'esterno infatti sono rimasto sorpreso di come la corazzata di Fratelli d'Italia, che ha eletto ben 5 consiglieri di maggioranza su dieci, possa essere stata privata dei ruoli strategicamente più significativi dell'attuale esecutivo.

La governance politica nei prossimi cinque anni ruoterà inevitabilmente tutta attorno all'asse Bilancio-Lavori Pubblici, con il preventivabile taglio del nastro di un'opera dopo l'altra. Sindaco e Vicesindaco per valor di delega affiancati, facendo ombra più o meno involontaria a tutto il resto del panorama politico.

È certo però di riflesso che quello che non fatica ad apparire come uno scenario già scritto, non possa rappresentare allo stesso tempo un peso gravoso per la responsabilità che reca con sé. Con un potere così grande, risorse tanto inestimabili e un piano delle opere praticamente già scritto e confezionato, il limite potrebbe essere rappresentato proprio da una spinta "a strafare".

Una sorta di condizionamento irresistibile che rischierebbe di generare di riflesso qualche attrito. Nei primi mesi si percepisce già, dalla gestione del Consiglio, ma anche da una certa gerarchia delle scelte maturate in Giunta, una sorta di attitudine a "primeggiare" da parte del Vicesindaco Bartomeoli, per ora senza conseguenze. Sempre ammettendo che la mia analisi sia corretta, ripeto quanto il tutto sia profondamente e umanamente comprensibile.

D'altra parte un Vicesindaco con un portafogli da 53.000.000 di euro è "condannato" non solo a far bene, ma a fare largamente meglio di tutti gli altri colleghi di Giunta.

Chissà che in questa forzata corsa al primato non si consumino però prove da futuro Sindaco.