RECANATI - Le scritte apparse sulla perimetrazione del cantiere di palazzo Antici sono state oscurate con una passata di vernice rossa, ma la polemica intorno alla riapertura o meno della Sala Gigli naviga sui social ed è motivo di dibattito politico, ma non solo vista la sortita (ce ne occupiamo in altro servizio) dei gestori della sala.

Anche il premio Gigli d'Oro è stato oggetto di una velenosa polemica che non ha fatto calare affatto la vis polemica in città.468006099 879162244331225 8602864503271696218 n

Ne nasce ora un intervento del sindaco Pepa, appasrso sul suo profilo social.

"Siamo convinti che il confronto debba sempre basarsi sul dialogo rispettoso e non su gesti provocatori o divisivi - scrive Pepa -. Le scritte comparse in questi giorni rivolte all’Assessore Ettore Pelati usano toni che travalicano i confini della legittima dialettica politica e ne prendiamo le distanze con decisione. Non ci riconosciamo in questo modo di fare e siamo convinti che Recanati meriti un clima più costruttivo. Esprimo piena solidarietà all'assessore Pelati, di cui conosco la trasparenza e l'impegno che mette nel suo mandato ogni giorno. Presupposti che sono alla base anche della questione che è stata sollevata: né lui né altri componenti della sua famiglia fanno più parte degli organismi direttivi dell'Associazione organizzatrice del Premio Gigli d'Oro, essendosi dimessi all'indomani delle elezioni proprio a motivo di garantire trasparenza nella continuazione dei rapporti tra questa realtà e il Comune di Recanati, specialmente in relazione a questo Premio che da ben 30 anni porta lustro alla città. Va inoltre sottolineato che da molti anni il Premio viene organizzato dalla stessa Associazione, e che il rimborso rendicontato è esclusivamente destinato ai costi vivi organizzativi dell’evento".

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