nota congiunta CGIL-CISL-UIL
MACERATA - Come CGIL-CISL-UIL della Provincia di Macerata ci vediamo costretti ad esprimere tutta la nostra contrarietà rispetto alla dimensione dell’aumento delle tariffe del servizio idrico integrato deliberato oggi a maggioranza dall’assemblea dell’AATO3.
Contro il parere del Presidente dell’AATO e di una parte dei Sindaci (molti Comuni dell’entroterra, Civitanova Marche ed altri), approvando una delibera presentata dal Sindaco di Recanati Pepa e votata dalla stragrande maggioranza dei presenti nei prossimi due anni i cittadini del nostro territorio vedranno aumentare le bollette dell’acqua del 15,8% , l’aumento massimo concedibile dai calcoli effettuati dagli uffici dell’AATO.
Ci preme pero chiarire che la nostra contrarieta& deriva innanzitutto dalla consapevolezza della difficolta& in cui versano le famiglie ed i cittadini del nostro territorio, pesantemente colpiti negli ultimi anni dalla perdita di potere d’acquisto di salari e pensioni e da una congiuntura economica sfavorevole, con l’ISTAT che certifica la riduzione del reddito medio reale della nostra provincia e dello scivolamento verso condizioni di indigenza di una parte crescente di popolazione.
Ci saremmo quindi aspettati piu& considerazione per queste dinamiche, che gli stessi Sindaci dovrebbero conoscere meglio di chiunque altro mentre invece, ad eccezione di qualche intervento, appare chiaro come gli interessi predominanti siano quelli del far quadrare i conti delle aziende partecipate senza tenere minimamente conto della condizione sociale in cui versano le proprie comunita.
Tra l’altro questa decisione viene assunta solo a pochi mesi di distanza dagli aumenti di oltre il 20% della TARI, deliberato dagli stessi Sindaci in sede di ATA a seguito della questione discarica.
Non possiamo quindi più accettare in silenzio che l’immobilismo di questa politica locale venga fatto pagare integralmente ai cittadini.
Come Organizzazioni Sindacali siamo perfettamente consapevoli delle dinamiche economiche degli ultimi anni e della necessita& di ritoccare le tariffe per assorbire gli aumenti dei costi, ma nel nostro ruolo di rappresentanza sociale non possiamo non evidenziare che i conti delle società si sono appesantiti anche e soprattutto a causa dell’incapacità decisionale degli amministratori locali rispetto alla grande questione del gestore unico e della scadenza delle concessioni.
Sono due anni ormai che si discute della necessita del gestore unico come antidoto alla messa a gara e conseguente privatizzazione del servizio.
Un gestore unico che oltre a scongiurare la privatizazione supererebbe l’attuale frammentazione delle società esistenti, portando alla creazione di economie di scala e ad un
efficientamento del servizio per i cittadini a minori costi.
Dobbiamo purtroppo prendere atto invece che ad oggi gli unici risultati raggiunti sono le decine di migliaia di euro spesi in consulenze ed aver esposto le stesse aziende a turbolenze finanziarie, aumentando le difficoltà di accesso al credito, senza avere al momento costruito nulla di concreto, con la scadenza delle concessioni esistenti ormai dietro l’angolo.
Crediamo sia opportuno che tutti i cittadini sappiano quali sono gli interessi che stanno perseguendo i propri Sindaci all’interno dell’Assemblea AATO3 e di quanto concreto sia oggi il rischio di privatizzare un servizio che e& vitale per tutta la nostra comunita& territoriale.
Per questo motivo nei prossimi giorni lanceremo una campagna di assemblee sul territorio, per sensibilizzare e chiamare a raccolta i cittadini che, come oggi, sono poi coloro che pagheranno le scelte sbagliate che si stanno facendo in giornate come questa.