RECANATI - L’impresa Torelli e Dottori Spa di Cupramontana, vincitrice della gara per eseguire i lavori necessari per la realizzazione della Casa ed Ospedale di Comunità di Recanati, ha da tempo avviato il cantiere che ha motivato qualche discussione subito per l’abbattimento degli alberi, operazione necessaria per consentire l’ampliamento della struttura preesistente, poi perché la Sovrintendenza è intervenuta a tutela della facciata dell’edificio che originariamente era una casa di riposo fatta realizzare da Beniamino Gigli negli anni ’30 e adornata di 12 fregi in bassorilievo che ora andranno tutelati.
L’impresa si è aggiudicata l’appalto indetto dall’Azienda Territoriale di Macerata con un ribasso del 10,20% sull’importo posto a base di gara per un importo contrattuale netto di 3.320.000 euro.
All’Area Vasta 3, all’interno dei fondi Pnrr assegnati alla Regione, sono stati destinati 5.155.000 per la ristrutturazione di una intera ala dell’Ospedale Santa Lucia per l’attivazione di una Casa di Comunità che servirà in particolare per avere maggiori servizi di prevenzione e assistenza alle cronicità e alle fasce più fragili della comunità.
“Oggi abbiamo dei pazienti – aveva spiegato a suo tempo l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini – che richiedono dei trattamenti non intensivi, ricoverati negli ospedali per acuti: ciò impedisce da una parte per loro l’appropriatezza dei trattamenti e dall’altra di curare adeguatamente le persone malate gravemente che in questi ultimi anni abbiamo accumulato con le liste d’attesa”.
I lavori si dovranno completare entro il 2026 e da qui a quella data il comune intende arrivare a reperire una nuova dotazione di posti auto a servizio del presidio ospedaliero che con la Casa ed Ospedale di Comunità andrà ad aumentare i servizi offerti e di conseguenza un maggiore afflusso di utenti.
Potrebbe essere rispolverato un vecchio progetto di realizzare un’area di sosta a fianco del laboratorio analisi su un terreno alberato di proprietà del CNSL.
Una zona di sosta che nei giorni feriali garantirebbe parcheggi per l’ospedale, nei festivi per i turisti diretti alla zona leopardiana.