RECANATI - Dal 2008 l’associazione Omphalos “autismo & famiglie” Organizzazione di Volontariato, nata per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini presi in carico presso il Centro Autismo Età Evolutiva di Fano, si pone come punto di riferimento importante per le famiglie toccate da questa disabilità

Omphalos, dal greco “ombelico”, è il simbolo che l’associazione ha scelto per rappresentare il punto di partenza dell’esperienza di vita di ognuno, ma anche il punto di convergenza delle esperienze di vita di tutti. L’associazione promuove la circolazione e lo scambio delle conoscenze, le strategie e gli strumenti che sostengono le famiglie nel grande compito di affrontare le problematiche quotidiane che l’autismo comporta.Principi Fabrizio

Una delle sedi tra le più attive è quella di Recanati, "BluInfinito”, in via Guareschi (foto a sx), e con all'orizzonte un importante progetto per un centro di riferimento regionale che sorgerà nei pressi della sede della Protezione Civile in via Farina.

sede OmphalosOmphalos si impegna ad elaborare progetti di vita pensati per le specifiche necessità di ogni singolo soggetto coinvolto nell’esperienza dell’autismo, per assicurargli serenità presente e futura. Si adopera per offrire servizi come assistenza alla didattica ed all’attività sportiva, opportunità di inserimento nelle realtà produttive sia pubbliche che private, assistenza legale, compartecipazione nell’utilizzo di servizi già esistenti attraverso forme di volontariato con il coinvolgimento diretto delle famiglie.

 Principi vive una sua esperienza diretta come padre di un figlio autistico e accende il dibattito sulla sempre delicata questione ad avvio anno scolastico delle carenze di personale dedicato al sostegno.

"Il passaggio dalle scuole elementari alle medie  scrive Principi - rappresenta una fase cruciale nella vita di ogni bambino, e lo è ancora di più per chi vive con una condizione come l'autismo. Questo periodo di transizione implica molte novità: un ambiente scolastico diverso, insegnanti nuovi, nuove regole e dinamiche sociali. Per i bambini neurodivergenti, queste novità possono essere fonte di ansia e stress, in quanto i cambiamenti improvvisi e le interazioni sociali più complesse possono risultare difficili da gestire, affrontare questa fase con attenzione e preparazione è essenziale. E' profondamente ingiusto e preoccupante che nel 2024 ci siano ancora casi in cui la figura dell'insegnante di sostegno non sia garantita all'inizio dell'anno scolastico. La presenza di un insegnante di sostegno è essenziale per garantire un percorso educativo inclusivo, soprattutto per studenti con disabilità come l'autismo, dove la stabilità e il supporto personalizzato sono fondamentali per affrontare i cambiamenti. Queste situazioni riflettono una mancanza di attenzione e pianificazione da parte delle istituzioni, con conseguenze dirette sul benessere e il diritto all'istruzione degli studenti. Purtroppo, la burocrazia e la carenza di personale specializzato spesso rallentano questi processi, lasciando famiglie e studenti in una situazione di grande incertezza. È necessario un cambiamento concreto per far sì che ogni studente abbia garantito un supporto adeguato, già dal primo giorno di scuola, senza dover vivere situazioni di precarietà che vanno a scapito del loro sviluppo e della loro inclusione sociale".