nota del PD
RECANATI - Le nomine del cda del Cosmari, determinate seguendo alla lettera il manuale Cencelli, lasciano una certa amarezza in bocca e ci sentiamo di condividere le perplessità e le preoccupazioni di quei dodici Comuni del nostro territorio che hanno deciso di non votarlo.
La prima volta che un nuovo CDA Cosmari non viene approvato all'unanimità. È noto eppure il periodo di difficoltà che nei mesi scorsi ha determinato la circolazione di voci sulla ricerca di un partner privato che avrebbe corrotto una governance pubblica, per noi irrinunciabile nella gestione di settori sensibili e strategici come quello dei rifiuti.
La nostra opposizione alla proposta è stata fermissima e si è concretizzata con la presentazione di una mozione condivisa in consiglio con la maggioranza. Un ottimo passaggio politico dove tutta la rappresentanza politica recanatese si è unita per difendere comuni interessi.
Lo stesso spirito avrebbe dovuto animare i rappresentanti della destra in Provincia che anziché puntare alla rendita delle poltrone, avrebbero dovuto selezionare profili con grandi competenze nel settore. Le soluzioni si trovano non certo rincorrendo il privato, timore che a questo punto si fa sempre più concreto, ma nominando un consiglio altamente qualificato, capace di raccogliere le grandi sfide proposte dal settore.
Vogliamo ricordare inoltre la grande Spada di Damocle che pende sulla testa di noi recanatesi con la minaccia della discarica.
Se è vero che la nomina di un rappresentante esperto come Alfredo Mancinelli e la delega specifica sul tema della discarica consegnata al consigliere Brizi ci rassicura sulle buone intenzioni dell'amministrazione recanatese, non possiamo chiudere gli occhi sulla minaccia di una discarica sul nostro territorio che da oggi si fa più concreta.