Di Sergio Beccacece, direttore corso Storie e Personaggi Recanatesi

Università di Istruzione Permanente

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Il celebre quadro del ‘600 “Il riposo della sacra famiglia nella fuga in Egitto”, detto anche de “La Madonna dell’Insalata”, posto nella chiesa di Santa Maria dei Cappuccini di Montemorello, da alcuni giorni è sottoposto ad Urbino a restauro e studio tecnico approfondito da parte della Sovrintendenza.

Si confida che alla fine dei lavori si stabilisca con certezza l’autore dell’opera.

Il quadro, con il noto saggio del 1917, fu attribuito al Caravaggio da parte del prof. M. L. Patrizi, secondo il quale sarebbe stato commissionato al Caravaggio dal recanatese mons. Pandolfo Pucci, allora Beneficiario di San Pietro, definito maliziosamente dal pittore, ospite della della sua casa, “mons. Insalata”.

Già però nel 1916, un una lettera ufficiale, caduta nell’oblio, indirizzata al sindaco di Recanati, l’autorevole Sovrintendente alle Gallerie e Oggetto d’Arte delle Marche di Urbino, Luigi Serra, prolifico scrittore di saggi e libri sull’arte e la pittura in particolare, attribuiva il quadro al Caravaggio.

Si auspica che al ritorno a Recanati del dipinto, con il generoso contributo anche di privati ed aziende, la cappella Flamini che lo ospita, sia fontina di moderni sistemi di illuminazione e allarme.

Il restauro e la definitiva attribuzione del quadro rafforzerà di certo la volontà, nonostante le difficoltà, dei cari fratelli Cappuccini, di mantenere, specie in un momento di grave disorientamento, in funzione il Convento di Montemorello, fortemente voluto agli inizi del ‘600 da popolo e magistrati recanatesi e dedito sempre ai giovani, ai malati, ai poveri del quartiere, della città e del mondo attraverso le Missioni.