di Francesco Fiordomo, capogruppo Partito Democratico

Sono passati quattro mesi da quando i consiglieri di minoranza hanno presentato la sotto riportata interrogazione alla quale ancora non si è dato risposta nonostante la normativa preveda una risposta entro 60 giorni. Il rispetto delle regole al Comune di Recanati è un optional ma la questione degli swap è talmente seria che non può continuare a passare
sotto silenzio. Vi allego l'interrogazione dell'ottobre scorso, tanto per rinfrescare la memoria a chi avrebbe dovuto rispondere con sollecitudine.

Preso atto che la trasmissione della Rai “Report” nella puntata del 14 ottobre 2007 intitolata “Il banco vince sempre” ha parlato delle operazioni finanziarie derivate, che durante la suddetta trasmissione è stato inserito il Comune di Recanati tra le pubbliche amministrazioni che hanno utilizzato tale strumento, che nella trasmissione si cita espressamente Unicredit quale istituto bancario che più di altri gestisce simili operazioni finanziarie, in considerazione della delibera di Consiglio Comunale numero 26 del 30 maggio 2005 avente come oggetto “Riqualificazione del debito per investimenti, estinzione anticipata mutui Cassa Depositi e Prestiti ed emissione prestito obbligazionario in sostituzione” per un valore di 11 milioni di euro, si interroga per sapere per quale motivo è stata scelta Unicredit e non si è proceduto ad una offerta tra più istituti; quale è stata la commissione pagata a Unicredit  per l’intera operazione; quale penale è stata eventualmente pagata per l’estinzione anticipata dei mutui; se il Comune di Recanati ha stipulato “swap” a copertura del nuovo prestito, a quali condizioni e quali sono stati i costi fin ora pagati e quelli da pagare; in due anni e mezzo quale è stato l’andamento delle operazioni finanziarie avviate con la citata delibera.