di John Palmieri Segretario Generale FP CGIL
MACERATA - Una certezza ed una forte perplessità per la FP Cgil di Macerata : la Tac di Recanati ferma dall’ Ottobre 2020 e mai ripristinata ha il tenore dello specchietto per le allodole.
Da oltre 2 anni il contingente organico della Radiologia di Recanati è stato depotenziato con 1 unità in meno nel servizio antimeridiano, e la possibilità di decongestionare il servizio di diagnostica per immagini di Civitanova Marche e Macerata si è di fatto impantanato.
Oggi probabilmente assistiamo al solito cartello dal sapore elettorale, il quale si scontra fortemente con la realtà: il personale tecnico per coprire gli attuali turni del presidio sono insufficienti in primis per coprire le ferie estive, tanto che la direzione di Ast Macerata ha di recente emanato avviso interno rivolto al personale sanitario, per esecuzione di prestazioni aggiuntive essenziali per mantenere aperti i servizi attualmente esistenti tramite dei doppi turni di lavoro.
La Fp Cgil ha già denunciato ad Ast Macerata nel mesi scorsi la forte carenza di tecnici in tutta la provincia, e sollecitato l’utilizzo immediato delle graduatorie esistenti nei tempi congrui, nonché di nuove procedure concorsuali.
La Direzione oltre a non aver dato risposte adeguate alla carenza strutturale, ha di fatto perpetuato tale la criticità, raddoppiando i turni per l’estate, spremendo ulteriormente il personale in servizio che peraltro effettua un numero di pronte disponibilità in alcuni casi superiori a quelle previste contrattualmente.
I dati recenti di Agenas affermano che nelle Marche c’è stato un crollo delle prestazioni in diagnostica pari a -22,5%. Lecito chiedersi: come potrà mai la Tac di Recanati senza personale dedicato contribuire seppur in parte all’abbattimento delle stesse ?
Ricordiamo che tale Tac, è rimasta inutilizzata per oltre due anni all’interno dell’ex Fiera civitanovese, un tempo abissale dentro il quale avremmo dovuto garantire numerose prestazioni al territorio di riferimento, anziché veicolare l’utenza di riflesso nel sistema privato.
Peraltro da tempo permane una situazione che allarma gli operatori nonché i pazienti che affluiscono ai servizi radiologici: delle crepe, sempre più vistose, sono presenti in varie stanze e in particolar modo nell’ex “sala chiara”. Proprio in questa stanza, lo scorso 8 novembre, dei piccoli pezzi di muro sono già caduti, finendo a terra senza fortunatamente colpire nessuno.
A rimetterci, inevitabilmente, la qualità del lavoro, con indefiniti tempi di attesa per gli utenti e altissimi livelli di stress raggiunti ormai dai pochi operatori rimasti.
Concludiamo con il punto interrogativo della premessa : se a breve la Tac sarà a disposizione della Struttura Territoriale di Recanati e delle necessità di salute degli utenti di tutto il territorio di riferimento, con quali risorse di personale tecnico radiologico verrà attivata? A discapito dei servizi già offerti?