di Silvano Scavella, presidente AN Recanati

Nelle logiche di schieramento di qualche anno fa, quanto stiamo per scrivere, avrebbe creato un vero e proprio pandemonio politico evocando lo scandalo o innescando  pensieri di accordi di sottobanco, interessi  trasversali ed inciuci al “sugo di pesce”.  AN che solidarizza e stimola  il  Sindaco socialista di Loreto a prendere finalmente in mano il problema del nuovo ospedale di rete, per dettare la scaletta delle cose  da fare, visto che tutti, fino ad ora, hanno fatto orecchie da mercante anche ai nostri tanti accorati appelli. Come già espresso nei  nostri precedenti interventi sulla stampa,  il Comune di Osimo, dopo aver avuto lo stop sulla dislocazione del sito dove costruire il nuovo ospedale di rete,  essersi visto annullare il project financing ed aversi visto imporre l’accorpamento con l’Inrca, non è più legittimato ad interloquire da solo con i vertici Regionali della sanità. Quale miglior occasione quindi anche  per la nostra comunità recanatese di intervenire direttamente a sostegno di ogni concreta iniziativa mirata all’obiettivo di edificare l’ospedale di rete in una zona che in linea d’aria non dista dal nostro centro città più di 5 Km ?

Abbiamo letto l’intervento del Sindaco Pieroni  di Giovedì 14 u.s. e plaudiamo quindi,  alla sua ufficiale discesa in campo, confidando in un primo rapido giro di consultazioni con tutti  i Sindaci della bassa val Musone, Recanati incluso, i cui esiti, ci auguriamo dovrebbero essere  scontati in nome del  comune interesse alla tutela e salvaguardia  della salute dei cittadini di questo territorio. Basta quindi con le torbide manfrine politche ed i giri di valzer, i passi o si fanno o no ed in quest’ultimo caso, ce ne si assume ogni presente e futura responsabilità. E’ l’ora, anche se con molto ritardo, che ci si avveda,  che si discuta e si affronti  convintamene su quale soluzione adottare per il nostro futuro sanitario. E’ l’ora che si inizi ad interloquire con la nostra popolazione che attende con ansia di conoscere quale “orto è da zappare” dopo tanti anni di insulse chiacchiere e prese per i fondelli, sul futuro, se un futuro vi sarà, per il nostro ospedale. E’ l’ora che si abbandoni senza più indugi, la politica dell’attesa e dell’incerto avvenire, ci si liberi finalmente della zavorra che ci condanna all’immobilità e si ostenti coraggio e fiducia nei propri mezzi propositivi e persuasivi. L’occasione per dare una svolta  alla soluzione di questo essenziale  problema potrebbe essere a portata di mano, sta a noi tutti ora fare gruppo per dar forza a questo proposito. Bene Sindaco Pieroni, ora si muova e mantenga fede a quella Sua promessa !!!. Troverà in noi un valido e solidale alleato.