Si è aperto in Tribunale a Macerata il processo a carico di tre giovani, due marocchini di 24 e 23 anni, ed uno di Recanati, 22enne, per rispondere del grave reato di tentata violenza sessuale nei confronti di una giovane, episodio accaduto nel 2005 all’interno del Circolo ACLI, in pieno centro storico con tanto ripresa attraverso un videofonino della scena di violenza.

 

Vittima una ragazzina, all’epoca dei fatti appena 15enne, i cui genitori si sono costituiti parte civile contro il terzetto che respinge le accuse. L’accusa invece appare ben circostanziata e si avvale anche della testimonianza di un anziano che si trovava in quel momento all’interno del circolo ACLI e che accortosi di quanto stava accadendo ha dato subito l’allarme.

 

Secondo la denuncia presentata ai carabinieri e la ricostruzione fatta dal sostituto procuratore Siddi, i tre hanno immobilizzato prima la ragazza sopra un tavolo da ping pong e poi portata a forza in un bagno. Nel corso dell’azione la ragazza è stata fatta oggetto di pesanti azioni fino a tentare di spogliarla abbassandogli i pantaloni. E sui pantaloni giocano la loro carta i difensori dei tre i quali sostengono che l’indumento consegnato agli inquirenti dalla ragazza non è lo stesso indossato. Da qui la richiesta di eseguire la prova del Dna sull’indumento e la visione del filmato da cui si evidenzierebbe la diversa del capo indossato.

 

Processo rinviato ora al 29 aprile quando in aula sarà presente la protagonista delle violenza per fornire la sua versione dei fatti.