dal sito web del comune
Sta riscuotendo grande successo fra gli studenti delle ultime classi delle elementari, delle scuole medie e del biennio delle superiori la messa in scena al Teatro Persiani del laboratorio “Visioni di Shakespeare. Sogni da Sogno di una notte di mezza estate”, primo progetto formativo della stagione. Le rappresentazioni sono iniziate lunedì scorso e proseguiranno fino a venerdì 15 febbraio quando oltre mille studenti, complessivamente, avranno assistito al laboratorio.
Lo spettacolo è un modo per avvicinarsi al mondo di Shakespeare, fatto da un gruppo giovane e pensato per i giovani. Agli alunni viene proposto uno studio sul “Sogno di una notte di mezza estate” dove luoghi originali in cui si svolge la vicenda (Atene e il bosco) si trasformano simbolicamente in due facce della stessa medaglia: l’uomo. Atene per l’uomo è la razionalità, un mondo in cui il sistema è regolato da leggi sociali, etiche e morali, stabilite ed immutabili, che regolano la convivenza civile. Il bosco è l’istinto, l’irrazionalità, il luogo della confusione, dove le forze naturali si scontrano.
La regia del laboratorio è di Caterina Simonelli e vede sul palco la stessa Simonelli nei panni di Ippolita, Fausto Cabra (Oberon), Giorgio Consoli (Puck), Silvia Masotti (Elena), Giulia Valenti (Ermia), Matteo Romoli (Demetrio) e Giorgio Sangati (Lisandro). La rielaborazione del testo è di Mirca Rivieri, i costumi di Alice Bachi e Rosanna Sparapano, le luci di Giorgio Sangati, le musiche e gli effetti sonori di Fausto Cabra e Iacopo Veronese. La produzione è del Piccolo Teatro di Milano e dell’associazione Culturale St. Kilda Theatre.
Lo spettacolo è un modo per avvicinarsi al mondo di Shakespeare, fatto da un gruppo giovane e pensato per i giovani. Agli alunni viene proposto uno studio sul “Sogno di una notte di mezza estate” dove luoghi originali in cui si svolge la vicenda (Atene e il bosco) si trasformano simbolicamente in due facce della stessa medaglia: l’uomo. Atene per l’uomo è la razionalità, un mondo in cui il sistema è regolato da leggi sociali, etiche e morali, stabilite ed immutabili, che regolano la convivenza civile. Il bosco è l’istinto, l’irrazionalità, il luogo della confusione, dove le forze naturali si scontrano.
La regia del laboratorio è di Caterina Simonelli e vede sul palco la stessa Simonelli nei panni di Ippolita, Fausto Cabra (Oberon), Giorgio Consoli (Puck), Silvia Masotti (Elena), Giulia Valenti (Ermia), Matteo Romoli (Demetrio) e Giorgio Sangati (Lisandro). La rielaborazione del testo è di Mirca Rivieri, i costumi di Alice Bachi e Rosanna Sparapano, le luci di Giorgio Sangati, le musiche e gli effetti sonori di Fausto Cabra e Iacopo Veronese. La produzione è del Piccolo Teatro di Milano e dell’associazione Culturale St. Kilda Theatre.