Di Simone Giaconi, capo gruppo Lista Per Recanati

Apprendiamo dai giornali locali la crescente preoccupazione espressa dalle organizzazioni sindacali per le ripercussioni in termini di posti di lavoro dovuta alla recente modifica dei patti parasociali di Astea, fortemente voluta dai comuni di Osimo e Recanati.

La lista Per Recanati ha già da tempo espresso tutte le sue perplessità, cercando di opporsi in Consiglio Comunale, insieme ai colleghi dell’opposizione, ad una decisione assurda sostenuta dall’attuale amministrazione comunale recanatese.

Nonostante il rischio occupazionale per molti lavoratori Astea, il rischio per possibili futuri aumenti nelle bollette per tutti i cittadini, il rischio della possibile vendita della sede di Chiarino, la sinistra è andata avanti pervicacemente pur di oscurare quanto di buono fatto in passato.

Nel disperato tentativo di porre un freno alla attuale situazione di Astea, la lista Per Recanati ha presentato un emendamento al bilancio di previsione 2010 chiedendo al Consiglio Comunale di scongiurare almeno il pericolo della vendita di un ramo d’azienda, cosa possibile dopo la richiesta di recesso del socio privato: la giunta comunale prima ed i consiglieri di maggioranza poi hanno respinto tale richiesta, definita addirittura demagogica, assumendosi la responsabilità di ciò che da qui a qualche giorno succederà.

Purtroppo l’amara verità è che per salvaguardare qualche “poltrona politica” si è messo seriamente in discussione un assetto in grado di fornire fino ad oggi ottimi servizi ai cittadini di nove comuni, investimenti strutturali ed utili economici ai comuni soci e livelli occupazionali sicuri in un periodo di grande crisi.

La beffa per i lavoratori Astea, giustamente preoccupati per il loro futuro, è anche quella di vedere gli attuali membri del consiglio di amministrazione che, rispetto all’ultimo periodo precedente, hanno visto aumentare le loro indennità.