L’arresto del 22enne Cristiano Tanoni (nella foto, dalla rete FB) con l’accusa di tentato omicidio (e tanto per zittire certi “sapientoni”, l’accusa l’ha formalizzata il Sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo, dott. Stefano Giovagnoni, e non ilCittadino), ha lasciato sgomenta la città.
Ci si interroga su come un ragazzo descritto come tranquillo, impegnato anche nel volontariato, in procinto di presentarsi ad un concorso, possa essersi giocato il suo futuro per uno striscione allo stadio durante la gara di campionato Santegidiese-Recanatese.
La speranza in questo momento è che le condizioni del tifoso della Santegidiese, sotto osservazione in rianimazione a Teramo, migliorino, alleggerendo la posizione del Tanoni, sul quale comunque rimane il grave stato di imputazione.
Tanoni, sapendo che gli inquirenti stavano già indagando sul gruppetto di ultras presenti allo stadio di Sant’Egidio alla Vibrata, si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Recanati (altro fatto che non andrà sottovalutato). In un primo momento ha negato ogni responsabilità ma le prove raccolte dai militari abruzzesi portavano tutte a lui. Da qui il fermo ed il trasferimento alle carceri teramane dove oggi sarà sottoposto ad un interrogatorio. Tanoni sembra abbia riferito ai carabinieri di essersi dovuto difendere dall’aggressione del tifoso locale.
L’uomo, un 42enne del luogo, già noto alla forze dell’ordine, per gli effetti del pugno ricevuto ha un forte trauma cranico con sospetta emorragia interna.
Le indagini dei carabinieri sul gruppetto di tifosi recanatesi non sono finite in quanto si stanno valutando altre posizioni per reati che vanno dal concorso in tentato omicidio al favoreggiamento, fino alla falsa testimonianza.
Accertamenti sono in corso anche a carico di alcuni soggetti della tifoseria locale per valutare il loro coinvolgimento oltre che negli incidenti anche nella sassaiola che ha interessato il pullman della squadra della Recanatese e il danneggiamento di alcune auto della tifoseria ospite.
Come riferito in precedenza, il contatto tra le due tifoserie è avvenuto a fine gara e tutto sarebbe riconducibile a due fatti: la contestazione dei tifosi locali alla propria squadra e che le tifoserie, pur separate dentro lo stadio, poi escono dalla stessa porta.
Finita la gara sullo 0-0, a quel punto i tifosi santegidiesi si sono diretti verso gli spogliatoi per inscenare la contestazione contro i propri giocatori e in uscita hanno incrociato i tifosi della Recanatese. In quel momento, per uno striscione strappato dalle mani di un supporter giallorosso, la reazione sfociata nei fatti al vaglio della magistratura e che rischiano di segnare per sempre il futuro di un giovane.
In queste ore sul nostro blog è andato in onda uno sciacallaggio contro ilCittadino che in alcuni casi abbiamo dovuto frenare, superando ogni limite di civiltà. A questi “personaggi” diciamo solo che i fatti riportati dagli organi di informazione sono basati sulle informative ufficiali diffuse dagli organi investigativi e di giustizia.
Noi siamo stati anche oltremodo corretti perché quando ancora non era stata autorizzata l’ufficializzazione alla stampa del fermo del recanatese c’è stato chi ha anticipato la notizia con tanto di foto. Solo nel tardo pomeriggio le agenzie hanno battuto la conferma dell’arresto e gli organi preposti diffuso i particolari riferibili.
Eppure c’è stato chi ha preferito usare il blog de ilCittadino per un attacco senza ritegno, fino alle minacce.
In questo modo non sappiamo se costoro facciano il bene di Tanoni, ma se tra questi “personaggi” c’è chi sa qualcosa, perché non va dai carabinieri a rendere una spontanea testimonianza invece di inveire contro stampa, polizia e magistratura?
Inoltre in questa triste vicenda che coinvolge sicuramente due famiglie, stupisce il silenzio delle due società, la Santegidiese e la Recanatese.