Gli incidenti del dopo partita tra tifosi della Recanatese e quelli di casa della Santegidiese, con l’epilogo di un 40enne del luogo ricoverato in rianimazione per gli effetti di un pugno sferratogli da un supporters giallorosso, ha avuto l’epilogo di un fermo di polizia da parte dei carabinieri di Recanati a carico del 22enne di Recanati Cristiano Tanoni.
Il giovane, rientrato in città dopo la gara, si è spontaneamente presentato ieri sera dopo cena ai carabinieri di Recanati che sulla base di alcune segnalazioni dal centro abruzzese stavano informandosi già proprio sul suo conto.
Da Sant’Egidio alla Vibrata sono arrivati i carabinieri del posto per condurre immediatamente durante le notte il Tanoni nel carcere di Teramo a disposizione dell’autorità giudiziaria con l’accusa di tentato omicidio.
Tanoni, incensurato, viene descritto come un giovane appassionato ma mite nel suo complesso.
Le indagini dei carabinieri, ma alcune testimonianze di chi ha assistito al fatto hanno identificato in lui l’autore del pugno che ha mandato all’ospedale il tifoso locale.
Le condizioni del tifoso sono migliorate ma i sanitari lo tengono precauzionalmente sotto osservazione continua.
Gli incidenti sono scaturiti quando la tifoseria locale ha tentato di sottrarre uno striscione agli ospiti. Tanoni è intervenuto per “difendere” il vessillo ed è venuto alle mani con il tifoso abruzzese.
Tanoni, che non ha negato il suo coinvolgimento, ha fornito una sua versione dei fatti ai carabinieri che hanno trasmesso gli atti alla procura teramana che da domani valuetranno la posizione del giovane,
Le indagini sono in mano al magistrato, dott. Giovagnoni.