Un arresto e una ventina di identificati tra la tifoseria recanatese. Questo il bilancio della gara Santegidiese-Recanatese, terminata 0-0 ma con pesanti strascichi giudiziari in arrivo per i fatti fuori del campo per i quali un tifoso abruzzese si trova ricoverato in rianimazione all’ospedale di Teramo per i postumi di un pugno sferrato da un supporter giallorosso. Il giovane si trova sotto osservazione per una emorragia causata dal violento colpo ricevuto.
Prima della partita le prime scintille, quando i carabinieri hanno individuato nel gruppetto di tifosi recanatesi al seguito il 30enne Francesco Romoli, già sottoposto a DASPO dal tribunale di Torino. Il tifoso per tre anni era stato interdetto dal seguire le competizioni sportive. Immediato l'arresto.
L’incidente più grave invece quando le due tifoserie sono venute a contatto tra loro a seguito della sottrazione da parte dei tifosi abruzzesi di uno striscione degli ospiti. Si è sviluppato un tafferuglio nel quale sono volati sganassoni da ogni parte.
In un primo momento il tifoso abruzzese sembrava non aver subito particolari conseguenze, poi la corsa verso l’ospedale per un improvviso peggioramento.
I carabinieri hanno identificato tutti i tifosi al seguito e dalle riprese non escludono di individuare anche chi ha colpito il tifoso santegidiese.