Agostino Porcelli, “l’armiere” della santabarbara rinvenuta nel suo casolare nelle campagne di Chiarino, una mitraglietta da guerra (nella foto), perfettamente funzionante, di fabbricazione croata, dotata di munizionamento (50 proiettili cal, 9 parabellum) e di un ingente quantitativo di esplosivo, minaccia di fare uno sciopero della fame se non sarà trasferito dalla sezione “filtro” del carcere di Ancona a quella per i detenuti comuni.
Con ordine. Questa estate l’operazione della polizia a Chiarino dove il Porcelli era tenuto sotto controllo nel quadro di una operazione della Questura di Macerata che ha preso il via da una serie di controlli finalizzati alla repressione di reati lungo la costa ed ha interessato nell’immediato entroterra le residenze di alcuni malavitosi.
Subito dopo l’arresto il Porcelli ha fornito la sua versione dei fatti, non proprio " collaborato" con gli inquirenti ma spiegato la dinamica di quella custodia dettata più dalla necessità di avere del denaro per tenere nascosto il tutto. La sua “collaborazione” però non doveva implicare la detenzione in una sezione in cui si trovano particolari detenuti che per il loro stato rischierebbero se posti in socialità. Così il Porcelli si trova insieme a chi “ha parlato” e tra pedofili tanto per fare degli esempi.
Ora l’uomo chiede di essere trasferito tra i comuni non essendo ne una spia ne un delatore e di avere il trattamento di socialità che viene riservato a questa categoria di detenuti.
In caso contrario inizierà lo sciopero della fame.