“Festa Granne” doveva essere e “Festa Granne” è stata! Ventuno gruppi folkloristici marchigiani e più di 300 danzatori, musicisti e cantanti hanno animato al Teatro “G. Persiani” di Recanati nella loro prima uscita ufficiale, o meglio nel “vernissage”, la neonata Ugfm (Unione gruppi folklorici marchigiani), il progetto che vuole dare visibilità alle associazioni che si occupano di tramandare le tradizioni e la cultura locale, con lo spettacolo “Festa Granne” vetrina di danze e musiche popolari delle Marche realizzata dall’AMAT in collaborazione con il Comune di Recanati, la Provincia di Macerata e la Regione Marche.
Il progetto, fortemente voluto, che vent’anni fa vide fallire un tentativo pionieristico su iniziativa di alcuni gruppi folk maceratesi ha avuto così il battesimo al Teatro “G. Persiani” di Recanati, dopo il riconoscimento ufficiale negli scorsi mesi dalla Regione Marche.
“Ora possiamo salvaguardare il nostro bagaglio culturale -dice la presidente dell’Ugfm Donatella Bastari- non è un caso se i gruppi più longevi si trovano nelle Marche”.
“I gruppi folk –ha detto l’Assessore ai Beni e Attività Culturali della Regione Marche Vittoriano Solazzi presente allo spettacolo- oltre ad essere una valida offerta di aggregazione culturale e di recupero della nostra memoria storica, rappresentano uno straordinario attrattore culturale e turistico per chi è in visita nelle Marche, regione dalle infinite ricchezze artistiche e paesaggistiche”.
Gli fa eco l’assessore provinciale alle Attività e Beni Culturali Maria Grazia Vignati: ”Questi gruppi rappresentano le nostre tradizioni, il punto da cui è partita tutta la nostra cultura e che ogni giorno deve esser ancor più valorizzata”.
Il connubio folk e teatro è stato ribadito dal direttore artistico dell’AMAT Gilberto Santini che ha fortemente voluto lo spettacolo, “Il teatro è un’occasione per segnalare una cultura da proteggere, c’è il rischio - a poi proseguito- che la tradizione non ci somigli più”. Il vice Sindaco del Comune di Recanati, Antonio Bravi, si è detto soddisfatto a nome dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato e sposato l’evento, ”Dobbiamo ricostruire tutto ciò che è stato accantonato sotto l’ombra della modernità”.
Hanno presentato sul palcoscenico le diverse esibizioni dei gruppi folkloristici con grande professionalità, garbo e competenza Cristiana Pecci e Matteo Pasquali dando il via allo spettacolo delle 21 formazioni provenienti da tutta la Regione Marche con la Provincia di Macerata che ha fatto la parte da leone con 10 formazioni. Oltre trecento protagonisti per oltre quattro ore hanno dato vita alla grande “kermesse” teatrale.
Appassionati di ogni età con costumi dell’epoca, per un ritorno alle origini, si sono esibiti in canti popolari e balli dal più piccolo di 3 anni sino a quelli di oltre 80 anni in un caleidoscopio di luci e colori a partire dal Massaccio (Cupramontana), Li Monelli de lu Casseru (Castelraimondo), A Randerchitte (Castel di Lama), Li Matti de Montecò (Montecosaro), Macinino Scacciapensieri (Arcevia), Gruppo Folk Ortensia (Ortezzano), Il Balcone delle Marche (Cingoli), La Martinicchia (Polverigi), Urbanitas (Apiro), Li Mazzamurelli dei Sibillini (Ortezzano), Castelraimondo (Castelraimondo), La Raganella (Belvedere Ostrense), Colle del Verdicchio (Staffolo), La Cocolla (Mogliano), La Campagnola (Montecosaro), La Damigiana (Monte San Vito), Forum Dance (Fossombrone), La Cuccuma (Amandola), Città di Matelica (Matelica), Li Pistacoppi (Macerata), e per finire con Montesanto 92 (Potenza Picena).
La “standing ovation” finale del pubblico in un Teatro “G. Persiani” che ha registrato l’ennesimo “sold-out” della stagione, è stato il coronamento ed il suggello alle “performances” dei gruppi folkloristici e di canto popolare che danno lustro, con le loro tradizioni al “Made in Marche” in Italia e nel mondo.
Al termine dello spettacolo c’è stata “Festa Granne” anche all’esterno del Teatro”G. Persiani” con un buffet a base di vino e prodotti tipici, tutti rigorosamente “Made in Marche” .